Che botta hanno in casa
Esperanza? Parecchia. Sono ragazzi a modo, a modo loro. Però hanno la botta, quella che ti prende bene e male, lucida e malinconica, mani al cielo e sorrisi larghi ogni volta che si può. Esperanza è una bella botta. Personalmente mi fa venire voglia di drogarmi e ridere stupidamente con gli amici.
Ciao papà, ciao mamma, ciao Guardia di Finanza.
Chiamala
chillwave, prendi in causa
Washed Yawn e
Toro Y Moi, facci un po' quel che vuoi con le tue mode del lento, a me sembra che questi si trovino a loro agio innanzitutto con il pop. Bene. Poi si trovano a fare il loro con la disco e la house. Bene. Poi hanno anche un feeling sognante, i suoni morbidi e gli occasionali
take vocali sommersi dal riverbero e una generale piacevolezza in risonanza.
Un paio di giorni fa qua a Bologna ero in giro in auto, verso il centro, a metà pomeriggio. Non stavo andando a fare niente di particolare, dopo il lavoro mi concedevo qualche ora di libertà senza programmi, con la speranza di incrociare qualche faccia amica e immolare la causa al tempo perso con leggerezza. Mi ascoltavo Esperanza e il pallore autunnale mi prendeva bene, le
bassline disco, le melodie semplici per persone semplici che hanno il piacere di stare bene, con buona pace degli agonizzanti per professione, melodie che poi - ecco questa cosa mi ha fatto proprio stare alla grande - hanno tutta quella piacevolezza del pop italico, la pasta al sugo e l'amore di mamma. Roba calda, viva.
Poi se proprio volete un po' di coordinate musicali da bravo recensore andate a cercare in un'altra webzine, su un cartaceo, chiamate
Matteo o Cécile o Sergio che ve lo spiegano loro. Anzi no, vi dico io cosa vi possono rispondere: la musica che ci piace.
Oh sisi, funziona. Esperanza: musica che ci piace. Gasa parecchio.
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Jaipur
Fiore
28/11/2011