Harmony Molina

English Muffins For Breakfast While You're Smoothly Rubbing...

2011 (Geograph)
lo-fi, alt-folk

La minuscola Geograph, la label personale di Antonio Giannantonio del progetto Grip Casino, è arrivata al suo terzo numero di catalogo con un disco uscito il 25 settembre scorso. Questa volta si tratta di un solitario folksinger cileno trapiantato a Berlino, tal Pablo Andres Molina, una specie di cantastorie giramondo che si fa chiamare, per i suoi lavori musicali, Harmony Molina. Con la Geograph si deve essere sicuramente trovato a proprio agio, anche vista la completa affinità di stile e di idee con la scena che fa appunto a capo alla Borgata Boredom e a tutti i loro gruppi affiliati.

Nonostante le buone e sincere intenzioni di Molina, in questo suo debutto discografico ufficiale, "English Muffins For Breakfast While You're Smoothly Rubbing Your Legs Against Mine", manca però quel guizzo di "devianza" che era presente sia nel disco di Grip Casino che di Trapcoustic (ovvero tutti gli effetti sonori, tapes delay, rumori assortiti etc), lasciando invece completo spazio a un folk ultraminimale unicamente per chitarra e voce e registrato, ovviamente, in bassa fedeltà.
Il problema di fondo è che ormai, su queste cose, già troppi artisti e musicisti si sono cimentati in passato, basti pensare non solo a Jad Fair, ma anche a molti dischi della Homestead di fine anni Ottanta, inizio Novanta.

Insomma, Molina è arrivato un po' fuori tempo massimo col suo folk "lo-fi". Andando ad analizzare più da vicino il disco, "American Girl", "I Can See Your Eyes Through My Window" e "Another Song" sono gli episodi che più sono accomunabili alle canzoni anemiche del primo Daniel Johnston e di Jandek. L'elegia country di "Betsy Rose" e la briosa "Sweet" offrono i momenti più vivaci. "Killing Time" è resa più accattivante per via degli accordi finali di chitarra, un po' meno monotoni, mentre lo strumentale "Broadway" è quasi costituito da un unico accordo, dall'inizio alla fine, così coma la cadaverica "The Smelliest Flowers Are Moms", un tantino troppo monotona.

L'episodio migliore (e il più originale senz'altro) è lo strumentale posto in chiusura, "Alice", un bozzetto atmosferico alla John Abercrombie, che davvero si discosta da tutto il resto e si pone come elemento anomalo, originale, in un disco come questo.
Consiglierei a Molina di perseverare su questo tipo di pezzi. Il suo vero futuro musicale potrebbe partire da lì, regalandoci magari cose di tutto rispetto. Il resto del suo repertorio, purtroppo, sa un poco di deja-vu, almeno per le mie stanche orecchie. Venti anni fa, sarei stato più entusiasta, sicuramente. Un plauso ad Emanuela Garcia, autrice del bel disegno in copertina. C'è da dire che tutte le uscite della Geograph si caratterizzano anche per il fantasioso artwork, riconoscibile all'istante.

03/10/2011

Tracklist

  1. American Girl
  2. I Can See Your Eyes Through My Window
  3. Betsy Rose
  4. Killing Time
  5. Broadway
  6. Another Song
  7. Sweet
  8. My Dream
  9. The Smelliest Flowers Are Moms
  10. Alice

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