Honey Watts

Honey Watts

2011 (Self Released)
songwriter

Fragrante come una brezza primaverile. Morbida come un drappo di seta. Vibrante e intensa come un lampo che illumina la notte. Armoniosa e dolce, come miele che stilla da un favo. Si potrebbero utilizzare tanti termini di paragone per descrivere la splendida voce di Liz Fullerton, cantautrice statunitense che si nasconde dietro il moniker Honey Watts, ma nessuno di essi riuscirebbe a renderle giustizia fino in fondo. E ascoltandola mentre ondeggia con grazia sui dieci brani che compongono questo suo debutto solista, sembrerebbe quasi impossibile immaginarla al fianco del "nemico dell'umanità" Stoupe, produttore ed ex-membro del gruppo hip-hop Jedi Mind Tricks. Ma a volte la realtà supera la fantasia, e basta spulciare tra le uscite del 2010 per riconoscere quella stessa avvolgente voce dominare la scena in "A Bright Cold Day", primo album dei Dutch, duo trip-hop nato appunto dal sodalizio artistico tra la Fullerton e Stoupe.

È grazie alla collaborazione con Stoupe che Liz Fullerton approda a Filadelfia, dove entra in contatto con la scena folk locale (i "soliti" Hezekiah Jones, Chris Kasper, Andrew Lipke...), e in particolare con Carl Cheeseman, talentuoso chitarrista che la affianca nel progetto Honey Watts.
La musica di Liz Fullerton è un carillon che spazia tra suggestioni country-folk e malinconiche carezze trip-hop (la lezione di Stoupe, dirottata verso suoni più acustici), tra istantanee colorate che ammiccano alla new weird America delle prime CocoRosie e cartoline seppia che catapultano l'ascoltatore direttamente negli anni 40. L'impeccabile produzione, affidata a Jeff Hiatt, impreziosisce la scrittura cristallina della Fullerton attraverso piccoli rumorismi, distribuiti con discrezione e parsimonia, e torniture strumentali di grande raffinatezza, plasmate su ogni singolo brano per definirne al meglio il carattere e intensificarne le atmosfere. Impossibile non essere ipnotizzati dalle girandole di chitarre di "No Promises", non venire trascinati in un dolce oblio dai fantasmi che popolano i fondali di "Cleft", non lasciarsi annegare tra i flutti oscuri di "Chattering Stars", non farsi conquistare dal candore di "The Wedding Song", non essere letteralmente rapiti da ogni singola vibrazione di "Not Like My Heart", forse il brano più emozionante dell'album.

Tutto ruota attorno alla voce della Fullerton. Straordinaria nel modularne le inflessioni, Liz plasma i suoi vocalizzi sulle eleganti melodie senza tuttavia restare intrappolata in rigidi schemi, ma volteggiando libera tra le note che costruiscono l'impalcatura strumentale dei brani, divertendosi finanche a giocare al rialzo con la chitarra in "The Wedding Song".
"I am the space between two things / and I believe this space between is my defence." I testi dell'artista statunitense poggiano su una scrittura personale e intimista, che avvalendosi di immagini evocative tende a tratteggiare, piuttosto che a descrivere, il mondo interiore della cantautrice. Un approccio gentile, quello stesso che già connotava le melodie, si riflette in racconti fatti di amori finiti male ("No little stars shining tonight / you empied the sky now it's so damn ugly") o nel pieno del loro rigoglio ("When you touch me I tremble / I can't remember the last time I felt like this"), di cuori spezzati ("I had other plans for our little souls / It's hard to let go") e di storie appena sbocciate ("This day was perfect / That's why I'm afraid that you wrote it").

Un posto speciale è occupato dalle stelle, che ricorrono (e si rincorrono) più volte nei testi e che popolano la notte raffigurata sul retro del folder incluso nel cd, luminose come le cellette rappresentate sul booklet. Fortunate, le stelle, lontane dagli inganni e dai tormenti del cuore. Fortunate testimoni, insieme alla luna, della nascita e della fine degli amori. Fortunate anche nel ricevere l'ultimo ringraziamento di Liz Fullerton, in fondo a questo piccolo prezioso lavoro: "Thank you lucky stars." E non poteva esserci conclusione migliore per un album davvero incantevole, magico... e pieno di stelle.

02/10/2011

Tracklist

  1. It's A Shame I Know
  2. No Promises
  3. Palace Of Owls
  4. Chattering Stars
  5. Covering Up
  6. Cleft
  7. The Wedding Song
  8. Wind In My Belly
  9. If You Ask
  10. Not Like My Heart

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