Vedova Virgo

Ectras Anemos

2011 (Zorch Factory)
death-rock, gothic

Tra i migliori esponenti del revival deathrock degli anni Duemila vanno sicuramente annoverati gli italiani Le Vene di Lucretia, la cui breve avventura si chiuse dopo l'omonimo album d'esordio del 2006, un exploit che superava in qualità buona parte delle uscite internazionali del genere. Dopo lo scioglimento del gruppo il bassista delle "Vene", Patrick Morrigan, ha dato vita con Furyo Biagioni al progetto Vedova Virgo, la cui formazione si è successivamente allargata fino a divenire un quartetto. Nel 2009 la band fiorentina ha pubblicato l'album d'esordio "Ectras Anemos", che da inizio anno è disponibile anche come download gratuito sul sito della netlabel Zorch Factory Records.

Il disco si apre con il fruscio di un vinile consumato da cui si leva  "Sospiro", intro cadenzata che precede, in un abile gioco di contrasti, l'energica "Nemesi", dove il basso e le fragorose chitarre si intrecciano in un brano di classico deathrock di matrice statunitense. Da subito emerge la caratteristica del cantato in italiano, che avvicina i Vedova Virgo, oltre che ai predecessori Le Vene di Lucretia, anche ai Madre Del Vizio; la timbrica di Patrick è però sufficientemente personale e riesce ad adattare una lingua non facile come la nostra anche ai passaggi più veloci di "Ectras Anemos".
Ancora forti connotazioni deathrock per "Redenzione" e la successiva "Sacrilega", che ci introducono all'altro "padre nobile" dei Vedova Virgo: la wave italiana degli anni Ottanta, un mix assolutamente riuscito che esplode in un crescendo di pathos oscuro ("E il cielo nero respira anime, non c'è speranza, né redenzione", e ancora "Stride nel mio cuore, stride nel mio sangue, sacrilega è la vita, sacrilega è la morte"). Vera e propria dichiarazione d'amore e di resa, "Discordia" viene arricchita da una pulsante energia tipicamente gothic-rock.

"Vendetta" è il pezzo più veloce dell'album: parte in maniera sommessa ma si arricchisce ben presto della rabbia suggerita dal titolo; anche qui l'eccellente lavoro delle chitarre è posto in evidenza, proprio come insegnò il grande Rikk Agnew ai tempi del capolavoro "Only Theatre Of Pain". "Rimorso" è invece un episodio più riflessivo, e un altro esempio di riuscito connubio tra dark-punk e wave nostalgica.
Con "Vedova Virgo" (vero e proprio manifesto programmatico del gruppo) e "Omega" si toccano le vette liriche dell'album, con la band che si addentra negli anfratti più neri dell'animo umano, scrivendo pagine di wave di rara bellezza, oscura ed emozionante.
Il vinile rigato torna a farsi sentire prima della conclusiva "Eterno Addio", ove la morte viene cantata con tono decadente e solenne, in linea con il mood funereo dell'intero album.

"Ectras Anemos" serba al suo interno undici gemme di rock gotico, undici poesie "maledette" con il giusto equilibrio tra potenza (le efficaci chitarre sempre in primo piano) e melodia in un lavoro che, nel rispetto dei canoni del genere, riesce a dare vita a sonorità morbosamente accattivanti.

06/07/2011

Tracklist

  1. Sospiro
  2. Nemesi
  3. Redenzione
  4. Sacrilega
  5. Discordia
  6. Vendetta
  7. Rimorso
  8. Vedova Virgo
  9. Riflessi
  10. Omega
  11. Eterno Addio

    Il disco si può interamente scaricare qui

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