Seirom

1973

2012 (Aurora Borealis)
ambient-drone, space-gaze, blackgaze

Le magnificenze ambient/shoegaze dell’iniziale “Strands Of Golden Light” dicono di un Maurice De Jong per una volta lontano dalle torture sonore del suo progetto più ambizioso, quel Gnaw Their Tongues con cui ha pubblicato alcuni dei dischi più importanti degli ultimi anni.

"1973", un doppio album cui dominano sonorità dilatate, eteree, droniche, impregnate di malinconico stupore e non esenti da purissime infatuazioni cosmiche (“At Night” sembra quasi strizzare l’occhio a Costance Demby), ci conduce in volo radente lungo muraglie sonore che si distendono a perdita d’occhio, trasfigurando gli incubi dell’artista di Drachten in monumentali elegie dell’immensità (“Never So Lost”). Un disco fatto, insomma, di allucinazioni in forma di suono (“As Hills”, ovvero la progressive electronic dispersa in una tempesta di asteroidi), di vaneggiamenti spirituali (ma di uno spirito alla deriva! – prestate orecchio a “To Disappear”), di masse celestiali che divampano in stratificazioni sempre più avvolgenti (si ascolti, per dire, la title track), di emanazioni sterminate che in “Never Want To Feel That Way Again” si tingono addirittura di shoegaze.

Le dinamiche di “My Dear” sono più accentuate e, in parte, rimandano a quelle dei suoi momenti più tenebrosi e punitivi, seppur completamente depurate da qualsiasi elemento di claustrofobico tormento. Non che l’artista olandese abbia trovato la sua pace interiore, anzi! Del resto, il crescendo di “November”, i martellamenti adombrati di “Deep Still Silent Earth” o il black-metal atmosferico e alterato di “For Black Hearts” mostrano pur sempre un substrato intriso di rabbia. Nella splendida “Nur Dast Bist Du”, musica cosmica e vacillamenti sacri si contendono il palcoscenico, mentre la conclusiva “Experience the Light” si lancia in un diabolico ostinato che fa pensare a una navicella spaziale fuori controllo e ormai dispersa nello spazio più profondo.

Cambiano i moniker, ma Maurice De Jong continua a mantenere un invidiabile livello di attenzione intorno alle sue diverse creature. Di quanti artisti si può dire lo stesso?

08/12/2012

Tracklist

Cd 1

1. Strands Of Golden Light
2. Never So Lost
3. As Hills
4. 1973
5. Forever
6. My Dear
7. At Night
8. November

Cd 2

1. To Disappear
2. Never Want To Feel That Way Again
3. Deep Still Silent Earth
4. Change
5. Nur Dast Bist Du
6. For Black Hearts
7. Experience The Light

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