Book Of Air

Se (in) de bos

2018 (Granvat / Sub Rosa)
chamber ambient/drone

La corrente minimalista ci ha insegnato come trasformare la ripetizione (reale o apparente) in trascendenza, come abbracciare una diversa percezione del tempo in musica per immergersi totalmente nelle sue trame e farne esperienza in maniera non convenzionale.
In questa direzione si pone il terzo lavoro del collettivo belga Book Of Air, radunato attorno al percussionista Stijn Cools: “Fieldtone” e “vvolk” hanno posto le basi per quella che con sempre maggior pregnanza si configura come “ambient/drone da camera”, e che nella sommessa suite “Se (in) de bos” sembra giungere al cuore pulsante di questo affascinante progetto.

La delicata armonia raggiunta in questa performance dal vivo del 2016 rende infatti difficile credere che siano gli stessi diciotto musicisti a comporre l’ipnotico e conciliante tappeto atmosferico. È un umile elogio della lentezza dove sembrano trovar spazio quasi unicamente risonanze anziché suoni puri: soffici ondate di harmonium, vibrafoni e chitarre controllate col pedale del volume, fiati che attendono in disparte per sorgere luminosi soltanto a metà strada, quattro note di un carezzevole contrabbasso che fanno da scheletro all’anima sottilmente cangiante del brano.

Book Of Air riesce in tutta spontaneità a tradurre in musica un tiepido bagliore, un’interiorità profonda che non fa rumore e che ci attrae senza sforzo, sostituendosi al tempo percepito con incedere gentile, una premura quasi commovente verso l’ascoltatore. È la colonna sonora dei sogni più idilliaci e inesprimibili, a occhi aperti oppure chiusi.

30/10/2018

Tracklist

  1. se (in) de bos

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