Luca Roncoroni

Hip Pop. Metamorfosi e successo di beat e rime

Autore: Luca Roncoroni
Titolo: Hip Pop. Metamorfosi e successo di beat e rime
Editore: Arcana
Pagine: 268
Prezzo: Euro 16

lr2_01Se per gioco provassimo ad associare il genere hip-hop a uno sportivo, di primo acchito sarebbe quasi impossibile non pensare a un pugile stagionato e in perfetta forma. Una sorta di George Foreman degli Anni Novanta. Un lottatore appesantito, eppure ancora capace di vincere il titolo. Già, perché piaccia o meno l’hip-hop è ancora sul ring. Rinasce e si trasforma ad ogni lustro. Si camuffa nelle più svariate sottoculture e si converte ai nuovi diktat del mercato. Un genere camaleontico, partito dal ghetto e spintosi ben al di là del muro. “Hip Pop. Metamorfosi e successo di beat e rime” di Luca Roncoroni effettua un’intrigante panoramica sul fenomeno, tracciando linee di confine che dalla genesi hanno poi condotto ai vari Eminem, Kanye West e Kendrick Lamar, rapper ai quali il redattore della webzine SentireAscoltare e collaboratore de Il Mucchio Selvaggio, Noisey Italia e Impatto Sonoro dedica tre corposi capitoli, prima di passare a trap, grime e il forte rapporto tra rap e letteratura. Roncoroni mette in buona luce anche l’amore decisamente felice tra rock e hip-hop, evidenziato soprattutto dall’esplosione del crossover, elencando infine le principali band che hanno fornito un considerevole appoggio all’amplesso.

Il testo punta poi al presente. L’autore si interroga sul possibile destino della trap, concentrandosi anche su quella italiana mediante un’analisi lucida e sincera. E non le manda di certo a dire quando si tratta di sottolineare la scarsa funzionalità dell’hip hop anglosassone e l’inaccessibilità del mercato statunitense: “Nella prospettiva americana, l’importazione di hip-hop estero non è contemplata, e l’idea stessa di un hip-hop non americano suona quasi inappropriata e straniante per chi ha inventato il genere. Viceversa, la terra d’Albione è la nazione regina nell’assimilare trend provenienti dall’America, per rielaborarli e inseguito riesportarli”. Interessantissima è anche la parte dedicata al grime, con tanto di focus inerenti la prima fase e l’odierna rinascita.

Roncoroni mira al ricongiungimento delle mutazioni disseminate nel tempo, e unisce i tantissimi cocci sparsi dopo il big bang degli Ottanta. Il suo intento è quello di collegare le varie commistioni, i tanti incastri resi possibili anche grazie ai sopracitati tre moschettieri, con Lamar eletto a ultimo grande maestro, colui che “incarna un’ampissima idea di Grandezza: letteraria, musicale, interpretativa, sociale, stilistica”; colui che ha “raccolto lo scettro di Tupac occupandone il posto vacante come greatest rapper alive”.
“Hip Pop. Metamorfosi e successo di beat e rime” è una disamina appassionata e appassionante sul vasto pianeta hip-hop e le sue recenti evoluzioni. Un universo a sé stante, nel quale continuano a formarsi rigeneranti nebulose, ammassi nei quali scovare nuove piccole grandi stelle della musica popular.

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