01/04/2023

Italia 90

Covo Club, Bologna


La prima visita nel nostro paese da parte degli Italia 90 risale a maggio dell’anno scorso, con le riaperture post-pandemiche stabili: pubblicato a gennaio il debutto “Living Human Treasure”, vi è stato associato un numero cospicuo di date nostrane e diverse “partite di ritorno”, tra cui quella al Covo Club di Bologna, alla quale è stato fornito un buon assist al sold-out, essendo prevista nel weekend insieme all’ultima tappa all’Arci Biko di Milano.
Diversi spettatori si aggirano nei dintorni del Casalone prima delle 22, orario d’apertura, e ben pochi di loro sembrano conoscere perfettamente il posto. A quel punto sorge spontaneo chiedersi che tipo di pubblico attirino gli Italia 90. Si vede di tutto, da magliette dei The 1975, Rancid, Black Flag e Rage Against The Machine, a giacche dei Motörhead. Si potrebbe dire che la band di Les Miserable sia in grado di mettere (quasi) tutti d’accordo.

 

All’ingresso nel locale i componenti della band sorseggiano una birra al bar in mezzo ai primi attendenti e chiacchierano tranquillamente, come se stessero aspettando a loro volta l’inizio di uno show. Ad aprire la serata sono gli assalti fulminei dei Lightinf., progetto hardcore-punk bolognese che porta con sé anche influenze Madchester e goth-punk, nato a fine 2022 e con un Ep all’attivo dal titolo “Souls On Ice”. Un gruppo godibile dal vivo, ancora un po’ acerbo sotto alcuni punti di vista, poiché le variazioni sul tema non sembrano essere esattamente il suo forte, ma da tenerne d’occhio l’evoluzione futura. Durante l’esecuzione della manciata di brani offerta del quartetto, con un focus sulle sferzate di “Frozen Feelings” e “Souls On Ice”, viene proiettato sullo sfondo un filmato storico che ritrae la spedizione svizzera sull’Everest del 1952.

Alle 23:20 la sala del Casalone è ormai gremita, e gli ospiti principali allestiscono il palco e scaldano i motori. Les Miserable si presenta per ultimo con una bottiglia di Chianti, e definirà a più riprese nel corso dell’esibizione Bologna come la seconda casa del gruppo, indossando nuovamente con orgoglio la maglia della squadra di calcio locale (che lui e il resto della band andranno anche a veder giocare contro l’Udinese allo stadio Dall’Ara il giorno seguente), come lo scorso anno. Il progetto londinese attua un'incursione di una cinquantina di minuti attraverso una decina micidiale, che prende le mosse dalla lunga intro scura in crescita di “Cut”, decollando con i ritmi sostenuti e le rasoiate di chitarra di Georgie McVicar nel pezzo forte “Leisure Activities”.

Si susseguono le strofe piene di attesa e i toni orrorifici incalzati dal basso di Bobby Portrait e la batteria di J Dangerous di “Magdalene”, e un Les sempre più in versione “Il Molleggiato” sulle note di “Funny Bones”, dove il pubblico inizia ad accennare piccoli poghi e balli concitati, che si concretizzeranno nelle arie noise di “Stroke City” e in quelle della dinamica “An Episode”, entrambe appartenenti all’Ep “Italia 90 III”. È ormai puro delirio fino alle vertigini quello scaturito dal pericoloso trittico “New Factory”, l’articolata suite “Harmony” e i riff giocosi e scatenati contro l’ipocrisia protagonisti di “Tales From Beyond”.
I quattro chiudono con il lungo cavallo di battaglia “Competition”, dove vengono improvvisati piccoli crowd surfing tra gli spettatori e il cantante si gode un meritato bagno di folla prima del vortice strumentale conclusivo. Gli Italia 90 hanno giocato la loro partita di ritorno al Covo ormai da padroni assoluti del palcoscenico; non rimane che dire semplicemente: “Bentornati a casa ragazzi”.

Setlist

Cut
Leisure Activities
Magdalene
Funny Bones
Stroke City
An Episode
New Factory
Harmony
Tales From Beyond
Competition

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