Anche quest'anno l'instancabile Black Widow Records porta nella città di Genova, nella suggestiva location del porto antico, musica live di alta qualità, d'ispirazione prog e incentrata quest'anno sul tema del rapporto musica/cinema.
Sabato 3 agosto si inizia alla grande con il super-ospite Fabio Frizzi e il suo progetto Frizzi2Fulci dedicato, ovviamente, alle colonne sonore realizzate dal maestro per i film di Lucio Fulci (come “Sette note in nero” e “Zombi 2”), una vera occasione per poter assistere a un suo live in Italia dato che Frizzi è sempre impegnato in lunghi tour negli Stati Uniti.
La giornata si apre con gli Horror Bach, progetto creato da Diego Banchero (già ne Il segno del comando), che propongono un set a base di pezzi tratti da colonne sonore horror, tra i quali “Profondo rosso”, riarrangiati in chiave molto personale e hard.
Si prosegue con Delirio and the Phantoms, il gruppo di Freddy Delirio (storico tastierista dei Death Ss e fondatore degli H.A.R.E.M.) i quali creano un'atmosfera visivamente d'impatto tramite le loro maschere e trucchi, tra teatro e horror rock. Da segnalare la presenza del figlio di Freddy, Chris, dietro la batteria, padre e figlio uniti nella passione della musica.
Alle 21 sale sul palco La maschera di cera: attiva dal 2002, la formazione genovese composta da Corvaglia, Zuffanti, Orlando, Macor e il veterano Martin Grice gioca in casa e inizia lo spettacolo con “Fino all'aurora” tratto dal disco “Petali di fuoco” del 2009, più pezzi tratti loro altri lavori.
Al calare delle tenebre (ma non al calare del caldo, purtroppo!) l'atteso Frizzi con il suo gruppo (tra cui la genovese Giulietta Zanardi, già collaboratrice di Claudio Simonetti) arriva per trasportare il pubblico dentro un mood orrorifico d'altri tempi, suonando pezzi ormai di culto quali il tema di “Zombi 2”, “Paura nella città dei morti viventi”, “Silver Saddle” e “Un gatto nel cervello”.
Il simpaticissimo Frizzi scherza, rivelandosi pienamente a suo agio in questa kermesse genovese, mentre il pubblico mostra di gradire, riservando applausi e ovazioni.
L'apertura del secondo giorno spetta ai Gotho di Fabio Cuomo ai synth (straordinario musicista genovese e attualmente batterista dei Malombra) accompagnato da Andrea Peracchia alla batteria. Il funambolico duo porta sul palco pezzi tratti dall’album d’esordio “Mindblowing”, con un sound spiazzante che accosta momenti quasi ambient a furiose bordate di noise. Davvero coinvolgenti e divertenti, progressivi e sperimentatori.
È il momento de La Grazia Obliqua. Gruppo di stampo cantautorale e darkwave con tinte elettroniche, per la prima volta a Genova, offre agli accaldati spettatori canzoni molto raffinate, tratte anche dal nuovo album “Canzoni d'amore e morte e altri eventi accidentali”.
Gli Universal Totem Orchestra oggi hanno un'ospite d'eccezione, Sophya Baccini dei Presence. Il loro jazz/rock sinfonico con influenze magmiane coinvolge il pubblico. Hanno l'occasione di presentare un nuovo pezzo uscito proprio quel giorno in limited edition picture disc con copertina di Danilo Capua, storico collaboratore degli Uto e altre band della Bwr.
L'ombra della sera inizia il suo set alle 21.40, l'ora adatta per le tematiche oscure che la band rappresenta, vale a dire omaggi a temi tratti da memorabili sceneggiati televisivi anni 70 come “Gamma”, “Ritratto di donna velata” e “Il segno del comando”. C'era molta attesa, visto anche che non è frequente vederli all’opera dal vivo, e il gruppo formato da Fabio Zuffanti non delude le aspettative con il suo sound di scuola dark/progressive. A conclusione del concerto, assieme a Massimo Gasperini, lo stesso Zuffanti annuncia che qualcosa bolle in pentola tramite la Black Widow Records. Stay tuned!
La formazione headliner della serata, Il segno del comando di Diego Banchero (a proposito di sceneggiati oscuri), rimane una delle eccellenze del cosiddetto dark sound all'italiana, proponendo pezzi tratti dall'ultimo album, mischiati a quelli dei lavori precedenti e approfittano della serata per presentare Paolo Serboli il nuovo batterista e il nuovo picture disc “Live in studio”.
Anche quest'anno gli sforzi e la passione della BWR ha permesso agli appassionati di poter ascoltare ottima musica , non diamolo per scontato.