19/06/2024

Turnstile

Circolo Magnolia, Milano


I want to touch
A level up
Want more connection
And that's enough

L’energia sprigionata da alcune performance dal vivo riesce a generare un senso di coesione talmente forte nel pubblico da trasformarlo quasi in un’unica entità, tra poghi, cori e qualche (sonorissima) legnata: questo è ciò che si è potuto vedere all’arena estiva del Circolo Magnolia in occasione del concerto dei Turnstile. Il progetto originario di Baltimora aveva calcato il palco dell’Ama Music Festival di Romano d’Ezzelino la scorsa estate per la sua prima visita italiana in assoluto, pur essendo ormai in attività dal lontano 2010: merito dell’incredibile cambio di passo apportato nella sua più recente produzione, nella quale unisce alt-rock, post-hardcore, dream-pop e dettagli di memoria alt-metal. In scaletta la parte del leone la farà proprio “GLOW ON”, loro ultimo full-length, nonché “trampolino di lancio” valso al gruppo ben tre nomination ai Grammy Awards del 2023, mentre i precedenti “Non Stop Feeling” e “Time & Space” rivestiranno un ruolo marginale.

A scaldare i motori sono i DITZ, band di Brighton in ascesa, che oscilla tra noise-rock e punk sintetico. Il loro debutto “The Great Regression” (2022) ne ha favorito il paragone con Idles (ai quali hanno fatto da spalla in diverse occasioni nel corso del loro attuale tour) e Daughters da parte della critica, e la direzione intrapresa sembra voler aggiungere Gilla Band, Model/Actriz e Death Grips al già ricco carnet di influenze messe in campo.
Il carismatico cantante Cal Francis si getta subito tra il pubblico sulle note della frenetica “Seeking Arrangement”: la vicinanza tra quintetto e attendenti è un elemento fondamentale nell’esibizione, e anche se parte dei secondi si mostra inizialmente restia, Francis non demorde, incoraggiando a più riprese piccoli poghi e circle pit. Tra le vette, si annoverano “Ded Würst”, “Summer Of The Shark” e la conclusiva “No Thanks, I’m Full”, dove la sezione ritmica coordinata dal batterista Sam Evans e dal bassista Caleb Remnant si trasforma in un’infernale macchina da guerra.

Apre il set l’irruenta “T.L.C. (TURNSTILE LOVE CONNECTION)”, a cui fa seguito il groove irresistibile di “ENDLESS”; l’eterogeneità degli statunitensi emerge vivida anche negli altri estratti del terzo album, ed è così che l’indie-rock dolceamaro di “UNDERWATER BOI” può deflagrare negli esplosivi stop & go di “DON’T PLAY”, o ancora traghettarci nei Nineties sognati di “FLY AGAIN”. Un’esibizione coinvolgente vede una folla entusiasta ricambiare gli sforzi di una band che non lesina nemmeno una goccia di sudore sul palco: la cornice estiva del Magnolia fa quindi da sfondo all’unisono delle voci del pubblico, ad accompagnare gli anthem del quartetto (quintetto in sede live, grazie al prezioso contributo della chitarrista Meg Mills). Tra gli highlight non possono essere inoltre trascurati il lungo assolo di batteria, che vede come unico protagonista in scena Daniel Fang, e la micidiale “BLACKOUT”.

Il gran finale è affidato a una tripletta potente: introdotte dalla power ballad “ALIEN LOVE CALL”, “MYSTERY” e “HOLIDAY” macinano riff, energia e bassi pulsanti, mentre un mare umano ondeggia in un headbanging corale.
La band saluta entusiasta e forse anche un po’ commossa dal tanto cuore dimostrato dal pubblico milanese (e non, tanti gli accenti sentiti, trattandosi di unica data italiana); niente bis, ma non sembra essercene il bisogno: la fiumana di gente che lascia il parco dell’Idroscalo poco prima delle undici di sera appare più che soddisfatta.

Setlist

T.L.C. (TURNSTILE LOVE CONNECTION)
ENDLESS
Come Back For More/Fazed Out
UNDERWATER BOI
DON'T PLAY
Drop
Real Thing
Big Smile
NEW HEART DESIGN
WILD WRLD
FLY AGAIN
Drum Solo
Blue by You
BLACKOUT
ALIEN LOVE CALL
MYSTERY
HOLIDAY

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