Roger Waters attacca Nick Cave senza mezze misure: "Chiedi scusa ai palestinesi, ti comporti in modo narcisistico e disumano". L'ex-leader dei Pink Floyd si riferisce al fatto che il cantautore australiano in passato è andato a suonare in Israele ignorando il boicottaggio. Decisione che Cave ha spiegato anche in una recente intervista a Nick Gillespie per la pubblicazione di "Wild God": "Pur non essendo amico del governo di Israele - ha dichiarato il Bardo di Melbourne - trovo difficile accettare l’idea di usare la mia musica per punire la gente comune a causa degli atti del governo".
In sostanza, dunque, Cave ritiene che un rifiuto dei concerti in Israele sia una punizione soltanto per i fan e non per il governo Netanyahu. Nella stessa intervista Cave dice di non avere preso sul personale gli attacchi di Waters e di Brian Eno, altro sostenitore del movimento BDS (ovvero Boycott, Divestment, Sanctions). Il cantautore di "The Good Son" ha anche sottolineato che a suo parere il boicottaggio "incoraggia gli aspetti peggiori dell’attuale governo israeliano che fa leva sull’isolazionismo, del tipo 'tutto il mondo è contro di noi, nessuno verrà a suonare qui'". Insomma, pur giudicando "tremendo quel che sta accadendo laggiù", Cave ritiene sbagliato boicottare la gente comune.
Motivazioni che non sono bastate a placare l'ira di Roger Waters: "Ehi Nick Cave, non c’è niente di male ad avere torto, amico mio. Ovviamente il fatto che tu non ti opponga al genocidio è roba grossa, no? Ma ehi, nessuno è perfetto", scrive l'artista inglese in un messaggio inviato a Cave. "Basta dire che ti dispiace. Ma non a me o a Brian Eno, non ce ne frega un cazzo. No, di’ che ti dispiace ai palestinesi. Unisciti al BDS e ci metteremo il passato alle spalle. Con affetto, Roger", chiude Waters rivolgendosi al musicista australiano come Nick “Fucking” Cave e accusandolo di comportarsi in modo "narcisistico e disumano".