La musica di
Steve Albini torna su Spotify. Dopo due anni, infatti, le discografie di
Shellac e
Big Black sono di nuovo sulla piattaforma streaming. Erano stati gli stessi Shellac ad annunciare il ritorno su Spotify in un'intervista a Wire, spiegando che "
To All Trains", il loro ultimo album, sarebbe stato "disponibile ovunque lo stesso giorno: streaming, cd, Lo". "Nessuno diventa ricco, ma al massimo potrà pagarsi il verduriere", aveva commentato ironicamente Albini. La decisione di rimuovere la musica delle due band da Spotify era stata presa all'epoca della protesta di
Neil Young contro la piattaforma, rea di aver scelto di continuare a pubblicare i podcast di Joe Rogan (il Joe Rogan Experience), accusato di diffondere false notizie sul Covid e sui vaccini. In seguito alla rimozione del catalogo del Loner canadese (
ora ritornato disponibile) anche altri musicisti avevano tolto il proprio, come nel caso degli ex compagni di band
David Crosby, Stephen Stills e Graham Nash, di J
oni Mitchell (ma anche nel suo caso, i dischi sono tornati online) e di altri ancora. Albini aveva supportato l'iniziativa, sottolineando la "minuscola quantità di denaro per le band la cui musica è la base di questo business" e invitando i fan ad acquistare musica direttamente dagli artisti. Poi, il cambio di rotta. Non si tratta, quindi, di uno sfruttamento postumo sull'onda dell'interesse per l'ingegnere del suono americano dopo la sua scomparsa, né di qualcosa in contrasto con la sua volontà.