The Who a sorpresa: dietrofront, reintegrato il batterista Zak Starkey. Il messaggio di Townshend

19-04-2025
Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore la notizia del licenziamento da parte degli Who di Zak Starkey, batterista e figura ormai storica dei live della band, al loro fianco fin dal 1996. Il batterista, figlio di Ringo Starr, aveva poi condiviso i suoi sentimenti di sorpresa e tristezza per la decisione della band inglese, dichiarando di essere “sorpreso e rattristato” dalla decisione degli Who. Ora, a sorpresa, Pete Townshend pubblica un lungo post sui canali social del gruppo in cui dichiara di voler reintegrare Zak. "Non gli abbiamo chiesto di lasciare gli Who - precisa subito il chitarrista della band inglese - Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati da entrambe le parti, che dovevano essere affrontati, e sono stati discussi felicemente. Roger e io vorremmo che Zak rendesse un po’ più preciso il suo stile di batteria, per adattarlo alla nostra formazione senza orchestra, e lui ha accettato volentieri. Mi assumo la responsabilità per parte della confusione. I nostri concerti per il TCT alla Royal Albert Hall sono stati un po’ complicati per me... Forse non abbiamo dedicato abbastanza tempo ai soundcheck, il che ci ha causato problemi sul palco - aggiunge ancora Townshend - Zak ha fatto qualche errore e si è scusato. Siamo una famiglia, tutto questo è esploso molto rapidamente e ha ricevuto troppa attenzione. È finita. Ora andiamo avanti con ottimismo e il fuoco dentro. Per quanto riguarda Roger, i fan potranno godersi i suoi prossimi concerti da solista con il suo fantastico batterista, Scott Devours, di cui si vociferava potesse sostituire Zak negli Who, e che è sempre stato di grande supporto per la band. Devo delle scuse a Scott per non aver spento quella voce prima che si diffondesse. Ne è rimasto ferito. Prometto di offrirgli da bere a lungo e di abbracciarlo", conclude il chitarrista e mente degli Who.

Starkey, classe 1965, non è soltanto il figlio maggiore di Ringo Starr e della compianta Maureen Cox. È, soprattutto, l’erede spirituale di Keith Moon: fu proprio lo scatenato batterista originale degli Who a regalargli la sua prima batteria, quasi a indicare una strada già scritta nel destino. Moon morì nel 1978, lasciando un vuoto incolmabile; un vuoto che né Kenney Jones né altri hanno mai davvero colmato, se non forse proprio Zak, che nel tempo è riuscito a farsi accettare non solo per l’innegabile perizia tecnica, ma per una sensibilità rock capace di onorare lo spirito originario della band.
Dopo la notizia del licenziamento, il batterista aveva sottolineato come non si aspettasse un simile epilogo, considerando il lungo periodo di collaborazione con la band. Starkey aveva espresso il suo affetto per i fan e ha ringraziato tutti coloro che lo hanno supportato durante la sua carriera con The Who. Una carriera che ora, a sorpresa, potrebbe ricominciare.