Chemical Brothers - We Are The Night

2007 (Virgin)
elettro-revival

Saltiamo completamente il cappello introduttivo d'ordinanza. I Chemical Brothers non ne hanno bisogno, meno che mai questo disco: parla da solo delle proprie doti diuretiche. Perché non c'è bisogno di sforzarsi nel trovare punti di forza, di dignità quasi, nel nuovo disco del duo, è talmente lampante l'assenza di contenuto che persino l'idea che possa essere stampato, ben precedente al crimine verso se stessi dell'eventuale acquisto, appare come uno spreco.
Lo spreco che anch'io alimento e perpetro cercando di superare le venti righe di commento a un disco che, seguendo la linea tracciata con "Push The Button", poteva concedersi l'autoironia di intitolarsi "Touch The Bottom". Se al peggio non c'è mai davvero fine, mandatemi un'e-mail per segnalare qualcosa che sorpassi "We Are The Night". Qualcosa che abbia un minimo di decenza in più della collaborazione con gli onnipresenti Klaxons, roba da desiderare di scambiare il sacchetto di talco con dell'antrace, con echi al confine tra Linkin Park e il peggio del peggio dell'ondata nu-rave. Immondizia allo stato musicale.

Il grave problema, all'infuori della mancanza effettiva di nuove idee, è che l'unica idea rimasta sola come la particella di sodio della nota pubblicità è racchiusa in un arco di tempo che va dal 1990 al 1999, perché ogni canzone a eccezione del singolo "Do It Again", che viene surclassato dai due remix contenuti nell'Ep, sembra essere stata concepita e suonata almeno otto anni fa. Ci può essere stile nel fare del revival, anche nel ripetere farsescamente sé stessi, ma così no, così è esporsi al pubblico ludibrio incondizionatamente. Perché si può anche silenziosamente ammettere di essersi ubriacati abbastanza senza continuare a molestare l'utenza del locale, e purtroppo l'impressione che se ne ricava è proprio quella di un'insistenza fuori dal dovuto, una sorta di inerzia inarrestabile. Un non saper fare altro.

Per dovere di cronaca, "A Modern Midnight Conversation" è l'unica altra canzone che tenta di salvarsi, riscoprendo i fasti di certi suoni à-la "Dig Your Own Hole", ma fuori tempo massimo perché non si riesce più a rappresentare un bel niente: né foto di una scena nascente, né di un pubblico sempre più vasto che si avvicina al mondo della cultura club/rave.
Il problema dei fratelli chimici è proprio il distacco da tutto ciò che accade attorno, nonostante le presunte collaborazioni lussuose, rinchiusi nel proprio studiolo accampato sui fasti, ingrigiti ormai, del passato. Se "We Are The Night" riflettesse la realtà, sarebbe un messaggio inquietante, perché in questa notte non si vedrebbe nulla, si navigherebbe a vista in un disco osceno. Dispiaceva per "Push The Button", poiché sbagliare è umano, ma qui si persevera e bisogna assumersene la responsabilità.

25/05/2007

Tracklist

  1. No Path To Follow
  2. We Are The Night
  3. All Rights Reversed (ft. Klaxons)
  4. Saturate
  5. Do It Again (ft. Ali Love)
  6. Das Spiegel
  7. The Salmon Dance (ft. Fatlip)
  8. Burst Generator
  9. A Modern Midnight Conversation
  10. Battle Scars (ft. Willy Mason)
  11. Harpoons
  12. The Pills Won't Help You Now (ft. Midlake)

 

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