Efdemin

Efdemin

2007 (Dial)
techno, deep-house

Tra i 12" di provenienza europea in ambito techno, oltre ai soliti stanti minimalismi, c'è un gran recupero della tradizione deep, intesa come "profondità sonora", dove il basso torna funk, pattern ritmici più old school, un rispolvero della 808 e tastiere che picchiettano liquide in echi da recupero dell'insegnamento Basic Channel. Certo non una novità, l’alone Basic Channel è diventato uno standard per molte produzioni, soprattutto europee, la dovuta accortezza bisogna ricondurla al fatto che da molto il suono più deep della techno non aveva tale ispirazione e convinzione per partire dall’osso nell’esplorare territori nuovi.

A confrontarsi con le viscere più profonde (e luminose) della techno molti artisti ed etichette nuove, come la Delsin e la Styrax, che promuovono ottimi artisti, su tutti Redshape che con il suo future-funk ispiratissimo fa ben credere alla proliferazione della scena. Come in Europa, anche negli States la scena si muove nel verso giusto, oltre alla nota rivelazione Quentin Harris, che fa da collegamento con tradizione deep e garage newyorkese, artisti come Omar-S e Patrice Scott stanno rianimando la scena di Detroit grazie a importanti collaborazioni (vedi Omar-S con Theo Parrish), tracciano ponti con l'Europa come conferma l'ottima riuscita della Sistrum Recordings di Patrice Scott, con i nostrani KSoul & Ra.H.
Su tutti, un credo molto "Moodymann style" che sembra abbia calato un ombra di certo peso su molte produzioni, pensiero underground e molta passione.

Con Phillip Sollman (aka Efdemin) ci troviamo di fronte a una visione più ambient, non a caso fedelissimo della Dial, ottima etichetta elettronica tedesca con punta di diamante Peter Kersten (Lawrence/Sten), che è pure uno dei fondatori della label. Efdemin recupera il rispetto della scena grazie all'ottimo singolo "Lohn & Brot", suonatissimo in patria e non solo. "Lohn & Brot" è un ottimo episodio di traccia solida che richiama l'old school grazie alle tastiere in levare, figlie dei suoni mauriziani, ritmica minimal berlinese ed il gioco è fatto.

Presente nelle chart di mezza Europa (e non solo), "Lohn & Brot" traccia le future produzioni di Phillip, che prende come standard proprio questo pezzo per dilatarlo in altre ispiratissime produzioni, basti ascoltare l'ottima successiva "Acid Bells", che conferma il talento di Efdemin anche in ambito-devastazione da dancefloor, un assalto minimale con progressioni ritmiche di tutto rispetto.

Phillip esalta le sue capacità proprio nel limite tra l'ascolto e le tracce da club, riesce a creare ottime sospensioni deep con un taglio da dancefloor ammirevole, pur da poco nel mercato discografico, sembra abbia già inteso le leggi che governano il suo lato più emozionale, per creare una linea che, pur figlia di altre sensazioni, diventa personale e ispirata. Questo suo primo e omonimo album è un trionfo di passione, si respira l’inevitabile atmosfera berlinese, spazi vuoti, impressioni cosmiche. Tra gli incastri ritmici old school si leva una tastiera stordissima, implacabile e replicante.

Dalle gemme già citate "Lohn & Brot" e "Acid Bells" (inserite nel disco), si passa per le chiare intenzioni di "Back To School" al magnifico richiamo "main street" di "Further Back", ai gusti detroitiani su "Salix Alba" e alla conclusiva "Bergwein", tra malinconie e night-driving con basso che più deep non si può. Il tutto masterizzato dall’ancora una volta splendido Rashad Becker, il tecnico del "dublates & mastering" di Berlino (lo studio di mastering dell’Hardwax del giro Basic Channel) che porta i bassi dove nessuno può arrivare. Ci voleva.

17/06/2007

Tracklist

1. Knocking at the Grand
2. Lohn & Brot
3. Le Ratafia
4. Acid Bells (Album Version)
5. Back to School
6. Stately, Yes.
7. Further Back
8. Salix Alba
9. April Fools
10. Bergwein

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