Chris Difford

The Last Temptation Of Chris

2008 (Stiff) | songwriter, pop

“Conosci gli Squeeze?” era l’adorabile tormentone che Gene Gnocchi poneva a tutti i musicisti ospiti della trasmissione “Quelli Che Il Calcio”. Molti hanno creduto che il gruppo fosse una invenzione del comico televisivo, e invece gli Squeeze sono in realtà uno dei più sottovalutati gruppi inglesi di sempre, artefici di una musica pop originale che ha incantato personaggi come Elvis Costello e John Cale, che ne hanno poi prodotti gli esordi.

Da anni i due leader Glenn Tilbrook e Chris Difford hanno intrapreso una carriera solista piena di spunti interessanti, senza mai arrivare alle vette d’eccellenza del gruppo.
“The Last Temptation Of Chris” è l’album che tutti i fan attendevano da anni. Dai tempi di “Play” nessun album ha mostrato una maturità cosi pregnante. Che Chris fosse uno dei più abili songwriter in circolazione era noto, ma la qualità delle canzoni è supportata anche da testi intensi e leggermente visionari, che spesso riportano alla mente le geniali intuizioni di Andy Partridge o Robyn Hitchcock. Altra carta vincente è la collaborazione con Boo Hewerdine, musicista scozzese proveniente dai mai dimenticati Bible, autore per la splendida voce di Eddie Reader, nonché produttore di molti pregevoli interpreti.

L’iniziale  “Come On Down” fa impallidire molte canzoni pop degli ultimi 10 anni, essenziale e piena di brio, con uno dei testi più cinematografici del disco. Già nel primo album solista del 2003, Chris mostrava una propensione per sonorità più americane. La collaborazione con Boo Hewerdine rafforza tale impressione, con un mix molto originale di pop classico inglese e country, come dimostrano “Broken Family”, “The Other Man In My Life” e la divertente “On My Own I'm Never Bored”.

Soluzioni più ardite caratterizzano “Fat As A Fiddle”, ritmo sostenuto, riff micidiale che non lascia la mente, e un mood beat che riporta ai tempi d’oro della new wave.  Medesimo impatto per la divertente “Reverso” inserita, per fortuna, all’ultimo momento nell’album.
Sul  versante più delicato e melodico, i nostri due non sbagliano il dosaggio degli elementi, è così “The Gates Of Eden” offre scampoli da crooner jazz, mentre le ballad “Battersea Boys” e “Good Life” si evolvono secondo stilemi classici del country.

Più raffinate ed elaborate le restanti ballad, “The Party's Ove” e “Never Coming Back”, mentre “Julian And Sandy” si propone come una delle migliori canzoni mai scritte da Chris Difford, con uno swing morbido e malizioso di rara bellezza, a completare uno degli album più importanti e maturi del pop-rock inglese degli ultimi tempi. Un'opera che ci restituisce un musicista in piena forma.
Mi raccomando la prossima volta che Gene Gnocchi li nominerà, non fatevi trovare impreparati e urlate il loro nome: Squeeze!

(21/04/2008)

  • Tracklist
    1. Come On Down
  • Broken Family
  • Battersea Boys
  • On My Own I'm Never Bored
  • Julian And Sandy
  • The Other Man In My Life
  • My Mother's Handbag
  • Fat As a Fiddle
  • The Gates Of Eden
  • Reverso
  • Never Coming Back
  • Good Life
  • The Party's Over
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