Disco che solo a tratti riesce a farsi apprezzare, “Two Nice Catholic Boys” è l’esempio concreto che, in fase di collaborazione, non sempre due ottimi musicisti riescono a venire a patti con le loro rispettive inclinazioni.
Lo dimostra subito “Maybe Paris”, inizialmente intenta a delineare scenari di grandioso lirismo di frontiera, ma, poi, inspiegabilmente lasciata andare alla deriva con fare fin troppo contemplativo, tanto che è possibile cogliere lo smarrimento dei due, annichiliti da un intimismo fin troppo esasperato, quasi che la platea fosse improvvisamente sparita, lasciandoli in balia di loro stessi.
Anche se più “concreta”, con i suoi reiterati e rumorosissimi fraseggi, “Or Possibly Koln” difetta ancora una volta in fatto di risoluzione, presentando la solita coda per accordi languidi, sparsi, un po’ a casaccio, malinconicamente nel vuoto.
“Most Definitely Not Koln” è, infine, una radura fatta di echi e glissando aereiformi: un pezzo fortemente impressionista, il migliore del lotto, nonostante il solito, stucchevole epilogo in cui Connors sembra soffire di una strana forma di saudade…
Molto probabilmente, O’Rourke avrebbe fatto meglio a lasciare queste registrazioni lì dove sono state custodite per anni...
(27/01/2009)