Gli influentissimi Discharge, passati gli sbandamenti metalcore dei 90, riformano la line-up storica a partire da “Discharge” (Sanctuary, 2002). Pur con la dipartita del cantante Kelvin “Cal” Morris (rimpiazzato dal frontman Anthony “Rat” Martin dei Varuckers, una delle prime band seguaci del verbo Discharge), i superstiti “Bones” (Tony Roberts, chitarra), “Rainy” (Roy Wainwright, basso) e “Tez” (Terry Roberts) ricominciano a metà decennio a suonare in tour, fino a registrare un nuovo singolo “Beginning of The End” (2006) e l’album intero, “Disensitise”.
Il disco contiene consuete escursioni punk-metal, quali “They Lie, You Die”, “Kept In The Dark”, “Persuasion = Power”, e “Becomes Again And Again”, e nuove versioni del loro originale D-Beat, come “What Method, What Madness” e “Spoils Of War”. Il nuovo vocalist non ha il magnetismo di “Cal”, ma i vecchi miti dell'hardcore britannico vincono ai punti la sfida con l’album predecessore. Originariamente autoprodotto nel 2008 e distribuito da Cargo. Sottotitolo: “(vb) Deny Remove Destroy”.
21/03/2009