Antony & The Johnsons reca con sé una notizia e un'anteprima: la notizia è che il quarto album della band guidata dalla carismatica figura di Antony Hegarty, "Swanlights", sarà pubblicato il prossimo 12 ottobre, mentre l'anteprima è rappresentata dal brano che dà il titolo a questa raccolta di cinque pezzi inediti, tra i quali due cover abbastanza particolari quanto a collaborazioni e modalità realizzative.
La title track è l'unico dei cinque brani che sarà anche incluso nel nuovo disco e come tale può lasciar presagire la fisionomia del lavoro destinato a succedere a poco più di un anno e mezzo di distanza (intervallo di brevità inusuale per le abitudini di Antony) allo splendido, struggente "The Crying Light". Ebbene, "Thank You For Your Love" sembra profilare un parziale cambio di rotta rispetto al disco precedente, attraverso tinte soul che lasciano affiorare l'anima nera di Antony, in espressivo dialogo con schegge di una ballata inizialmente piana, ma poi sfociante in un gospel a base di fiati e ritmi vibranti, scatenato e gioioso come non mai.
La carica positiva del brano e una certa magniloquenza dell'arrangiamento trovano contrappunto nelle due successive ballate pianistiche, che rimandano in modo esplicito a "The Crying Light", del quale potrebbero tranquillamente essere considerate delle outtakes: sono questi, ormai, i pezzi in cui Antony dà il meglio a livello interpretativo, prima nelle torsioni vocali che connotano i due minuti di "You Are The Treasure", frammento solo parzialmente compiuto ma non per questo privo di fascino, e poi nella sinuosa melodia di "My Lord My Love", che riesce a smuovere già solo con solo poche note di pianoforte in crescendo.
Discorso a parte meritano le due cover che completano i diciotto minuti dell'Ep. La prima è "Pressing On", non certo una delle canzoni più conosciute di Bob Dylan (tratta da "Saved", 1980), tradotta in una pacata ballata acustica dalla chitarra del bravo e troppo poco considerato Kevin Barker (Currituck Co.) e impreziosita da un delicato arrangiamento dai toni liquidi, che sfocia nell'incantato carillon finale. Non ha invece certamente bisogno di presentazioni l'altra cover, che vede Antony cimentarsi alla chitarra in "Imagine", unendo un'interpretazione piana e un picking luminoso a moderate folate di frequenze e riverberi a cura da William Basinski, all'inizio quasi impercettibili sullo sfondo della melodia e infine riecheggianti in solitaria, quasi a voler scolpire nella memoria il messaggio senza tempo del testo.
Nel complesso della sua breve durata, l'Ep adempie in pieno al designato ruolo di gustosa anticipazione, benché Antony si limiti a suscitare una curiosa attesa, senza tuttavia scoprire più di tanto le carte in vista dell'ormai imminente "Swanlights". Da quel poco che lascia presagire la pomposa "Thank You For Your Love" (curiosamente, forse il pezzo più debole del lotto), si potrebbe pensare a un disco dal mood positivo e dall'accentuata ricchezza strumentale: per conferme o smentite, basterà attendere una quarantina di giorni.
24/08/2010