The Child Of A Creek - Find A Shelter Along The Path

2010 (Red Birds / Seahorse)
alt-folk, psych-folk

Prima ancora che un semplice lavoro discografico, il terzo album di Lorenzo Bracaloni, alias The Child Of A Creek, è un percorso umano e spirituale, originato dalla ricerca del sé e di un'essenza quanto più pura possibile, attraverso il silenzio, la quiete e il contatto primigenio con la natura.

"Find A Shelter Along The Path" si atteggia infatti quale vero e proprio resoconto di una solitaria esperienza condotta da Bracaloni nel silenzio ghiacciato delle montagne in una giornata tardo-invernale di un anno fa: con lui, soltanto un foglio di carta sul quale appuntare le sensazioni di quiete, angoscia e rapimento suscitategli dall'immersione in uno spirito panico atemporale e svincolato da qualsiasi sovrastruttura razionale.

 

Altrettanto spontaneo e sospeso in una dimensione inafferrabile è quanto interiorizzato e adesso restituito in musica dall'artista toscano, in un disco denso d'ispirazione eppure essenziale nel parco dosaggio dei tanti elementi concettuali e dei tanti strumenti che contribuiscono a dargli forma. Armoniche, flauti, balalaike, tastiere e percussioni si affiancano infatti alle chitarre e al cantato mistico di Bracaloni, dando luogo a nove miniature di un folk ancestrale, reso attualissimo dalle sue continue trasformazioni, ora in limpide melodie acustiche, ora in fughe ascetiche dalle tinte oscure del neo-folk, ora in controllate torsioni psichedeliche. 

 

Volendo cimentarsi nel semplicistico gioco degli accostamenti, nel corso dei trentasei minuti di "Find A Shelter Along The Path" si susseguono senza sosta echi del primo Devendra Banhart, di Greg Weeks e dell'ultimo David Tibet, passando per accostamenti più evocativi cultori del fingerpicking (Blackshaw, Grody). Tuttavia, la vivacissima ispirazione di Bracaloni non si appiattisce mai su quelli che sarebbe semplicistico considerare modelli, atteggiandosi anzi come estremamente personale e fedele alla mutevolezza delle sensazioni convogliate nel disco.

Se infatti nel corso del lavoro non mancano moderate incursioni esoteriche - nelle quali la voce di Bracaloni si inarca in una sorta di lamento o invocazione - né trasognate incursioni in una cadenzata psichedelia acustica, sono le cristalline note della sei e della dodici corde e la sensibilità melodica dell'artista toscano a ricondurne il sentiero sul terreno di una scrittura senz'altro poliedrica ma che non rinuncia a ballate dal sapore morbido e rassicurante, come in particolare "Aurora" e "Sad Song Of The Season".

 

L'inquietudine e il pericolo sono però sempre dietro l'angolo, nell'altalena emotiva che unisce l'uomo alla natura, ma il messaggio che risulta dalla grazia arcana e cristallina di "Find A Shelter Along The Path" è in fondo positivo e rivolto proprio all'estrema umanità di quel rifugio perfettamente incarnato dagli arabeschi ibernati intessuti da Lorenzo Bracaloni in questo album che ne consacra la sensibilità a una maturità artistica splendidamente aliena dal contesto di tempo e di luogo nel quale è stato realizzato. E visto che il suo progetto The Child Of A Creek ha già raccolto positivi riscontri all'estero - ove vanta una serie di importanti collaborazioni - l'auspicio è che questo lavoro possa contribuire a tributargli il meritato riconoscimento anche in patria. 

 

29/05/2010

Tracklist

  1. Winterland
  2. Where The Cold Wind Blows
  3. The Golden Light
  4. On The Shoulders Of The Tall Mountain
  5. The Silent Valley
  6. Aurora
  7. Wolves Are Good Friends
  8. Sad Song Of The Season
  9. Secret Passages

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