Hans-Peter Lindstrøm si conferma uno degli artisti più camaleontici della scena elettronica. Il primo disco lungo ("Where You Go I Go Too") lo vedeva alle prese con tempistiche progressive (tre suite dal minutaggio improponibile) e un mix di house, elettronica krauta e italo-disco. Assieme a Prins Thomas, invece, lo abbiamo visto pettinato e vestito lounge. Ora ritorna con un altro full-length ed è in ottima compagnia.
Christabelle Solale (vero nome: Isabelle Haarseth Sandoo) ha la voce che sembra nata apposta per lo stile camaleontico di Lindstøm: potente e graffiante come una cantante soul, imperfetta e ammiccante come una house vocalist, bianca e affilata come i fiordi della Norvegia. La collaborazione tra i due risale a ben 7 anni fa, quando pubblicarono il 12" "Music (in My Mind)": synth potenti, fiati d'atmosfera e la voce di Christabelle a dominare la scena. I due si ripetono poi nel 2007 con "Let's Practice", altro 12" di grande effetto: climma notturno e house fino al midollo, con lampi discoche reggono il semirecitato della norvegese.
"Real Life Is No Cool" è il primo disco completo nato dalla collaborazione dei due. Le coordinate sono instabili: electro-pop, house, disco music e funk si scontrano continuamente. Minimo comune denominatore lo stile di Lindstøm, che sfrutta la freddezza dell'elettronica per produrre canzoni calde e avvolgenti. Come "Lovesick", che parte subito con archi imperiosi d'altri tempi, lasciando spazio a un electro-pop che non può che lasciare di sasso.
Il disco scorre che è un piacere, grazie alla varietà di generi toccati dal duo: "Keep It Up" esce dritta dagli anni 80 e ha un tiro quasi Aor; "So Much Fun" è italo-disco da serate sulla spiaggia; "Baby Can't Stop" fa il verso alle ambientazioni
sci-fi dei
Daft Punk e al funk di fine 70, quello più
disco-oriented. Potrei parlare di "Real Life Is No Cool" per ore, citando il modo fantastico in cui è arrangiato (
vintage, ma maledetamente attuale), oppure raccontando la quantità di citazioni che contiene; il modo migliore per capire quanto questo disco nasconda veri e propri gioielli di
pop music è ascoltarlo, giocando a chi coglie più citazioni.
Lindstøm in questo nuovo lavoro si reinventa storico della musica dance degli ultimi 20 anni, esplorando tutte le possibili declinazioni del suo Verbo house, lasciando l'ascoltatore con la bocca aperta e la testa sul
dancefloor. E nonostante il mix esplosivo di generi toccati, "Real Life Is No Cool" rimane coeso e coerente in ogni prezzo; il collante? La strepitosa voce di Christabelle, un po'
Diana Ross del nuovo millennio, un po'
Cat Power versione
dance; e, ovviamente, il tocco fatato del dj norvegese.
20/01/2010