?Alos/ Xabier Iriondo

?Alos/ Xabier Iriondo

2011 (Tarzanrecords, Bar La Muerte)
avantgarde

E' passata dal baloccarsi con gli utensili della cucina fino a deliranti sfilate di moda, e poi ancora attraverso la ricerca fonetico-vocale "seria" e il barbarico sortilegio elettrico della recente collaborazione con Kawabata Makoto degli Acid Mothers Temple. Non fa musica per tutti e non si fa nemmeno tanto prevedere Stefania Pedretti, ex-Allun e da alcuni anni nei panni della signorina ?Alos, che a quanto pare signorina non è più già da un po'. Cosicchè, questo nuovissimo 7 pollici insieme a Xabier Iriondo (in due parole IL chitarrista di riferimento della scena underground italiana dell'ultimo decennio) ce la presenta nei panni di una strega, senza se e senza ma.

Dunque anche di più che nel sopracitato split col nipponico Makoto, ?Alos tesse un rituale arcano e imprendibile, recitato in una lingua che non è inventata solo perché è evidente che Stefania sa benissimo quello che sta evocando. Il suo vocalizzare espressionista, ululante e animalesco viene sottolineato come meglio non si potrebbe dalle ispide chitarre di Iriondo, metalliche e officianti in "The Clouds", ritorte e pungenti come un irrequieto shamisen nelle mani di Harry Partch sulla traballante ed efficacissima "The Rain".

Che poi, al solito con Iriondo, non è che si parli propriamente di chitarre quanto di - nell'ordine - banjolino (senz'altro quello di "The Rain"), monocordo e melobar. E la conclusiva "The Storm", che occupa il lato B del disco, è infine un marziale pestaggio di elettricità compressa e ugola cartavetrata, con un finale che s'impenna su taglienti crinali noise-metal.
E' un passo in avanti per ?Alos e la sua privatissima mitologia da incubo, un equlibrio inedito fra prassi primitivista e tensione che perturba e picchia duro per davvero.


08/11/2011

Tracklist

1. The Clouds
2. The Rain
3. The Storm

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