Zbeen

K-Frame

2012 (Ripples)
ambient, field recordings

Progetto nato dietro alle menti di Ennio Mazzon e Gianluca Favaron, esso si identifica in una geometrica, scientifica visione del suono e della sua massa dimensionale.
Sequenze e combinazioni si amplificano in quattro passaggi sonori, nei quali assistiamo a un'ordinata evoluzione di complessità. La sovrapposizione e accumulazione di elementi converge a un intreccio organico, creando una visione ambigua, che tracima nel minimale, in una bassa tensione elettrica. In parallelo è tenuta aperta la finestra su una struttura più ampia e dilatata, sebbene dalle tinte offuscate. Quasi ci si trovasse in mezzo ad una microscopica parte del divenire.

Se la mente trova un riferimento nobile in certe soluzioni del disco all'attitudine della Raster Norton, l'affinità rimane più concettuale che strumentale. Il parallelo con le produzioni di Alva Noto poggia chiaramente nell'ossessivo desiderio di analisi matematica e scientifica della realtà e del suono; qui però si cerca di svilupparlo in una maniera concreta, che cerca nelle field recordings, oltre che nell'elettronica, un forte elemento strutturale.
Un dualismo, quest'ultimo, che prende forza lungo tutta l'opera: se "Sentrert Dot" e "Enhet Lengde" mostrano un'atmosfera ambient saturata da toni acuti e metallici, in cui si innestano gorgoglii naturali e piccoli granuli sonori, la conclusiva "B Retning" mostra il raggiungimento del cosiddetto "K -Frame", ovvero un insieme ordinato di vettori indipendenti. Tra loop e campionamenti facciamo l'esperienza di un ambiente panico in pieno svolgimento. Dalle apparenze materiali e organiche, la realtà si mostra apparentemente cacofonico, ma attentamente costruito in ogni sua linea teorica.

Un esperimento in laboratorio. Tra formule e ingredienti sezionati, un'opera da studiare sin dalle sue basi concettuali.

21/03/2012

Tracklist

  1. Grunnlag
  2. Sentrert Dot
  3. Enhet Lengde
  4. B Retning

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