Broadcast

Berberian Sound Studio

2013 (Warp)
hauntology, electronic-pop

Dopo l’estasi creativa di “Investigate Witch Cults Of The Radio Age” e lo shock per la prematura scomparsa di Trish Kennan nel gennaio del 2011, (dopo aver contratto il virus H1N1 durante una tournée in Australia), la storia dei Broadcast sembrava al capolinea.
James Cargill aveva in verità rimesso in gioco tutta l’ortodossia e l’immaginazione che li aveva posti fuori dal flusso delle band di buone speranze: le tentazioni pop erano state accantonate in attesa di stimoli creativi che provenisero da altre forme d'arte. La collaborazione con il regista Peter Strickland (intrapresa quando Trish era ancora in vita) offre il giusto corollario all’arcano romanticismo del duo, fatto di ombre e suggestioni, nonché di geniali soluzioni armoniche ricche di citazioni ma sempre abilmente proiettate nel futuro.

La storia di un ingegnere del suono colpito da insana follia, mentre lavora in uno studio cinematografico italiano negli anni 70 dell'horror-movie, offre a James Cargill il terreno ideale per esplorare altre configurazioni della sua ricerca sonora, con un collage che rinnova i contorni della library-music e li candida come i più autorevoli esponenti della hauntology. Con “Berberian Sound Studio”, la fusione di musica psichedelica, avanguardia, folk ed elettronica si avventura fuori dai confini del feticismo o della leggerezza pop (che solo gli Stereolab hanno reso nobile), i Broadcast hanno già messo il piede nel futuribile più che nel futuro, concentrando in 39 frammenti un universo sonoro quasi enciclopedico.

Andando a ritroso e partendo dalla musica dei Goblin e dai film di Dario Argento, i Broadcast affrontano un viaggio romantico tra pagine ingiallite e voci rubate al passato: il folk-jazz strutturato su clavicembalo e organo di “The Equestrian Vortex”, il gotico all’italiana di “Teresa, Lark Of Ascension” con organo, campanellini e voci angeliche, ed il vibrante drone vocale e ritmico di “The Sacred Marriage”, assemblano una sequenza sonora obliqua ed eterea che resta fruibile e suggestiva pur se priva del supporto delle immagini.

Se “Investigate Witch Cults Of The Radio Age” ha rimesso in gioco tutta la fluidità creativa dei Broadcast disorientando e scioccando l’esiguo pubblico del gruppo inglese, “Berberian Sound Studio”, al contrario, resta amabilmente lineare. Pur giocando con schegge sonore dissonanti, il tono pastorale e innocente culla le atmosfere criptiche e funeste delle 39 tracce, omaggiando l’aspetto più genuino e meno intellettuale della library music made in Italy, ed è forse questo il motivo che ha indispettito alcuni teorici della musica d’avanguardia.
Ignorateli: il fascino degli horror-movie all’italiana è in parte dovuto al basso tasso di superbia intellettuale che corrompe il cinema d’autore, e la musica dei Broadcast possiede lo stesso fascino ingenuo e spontaneo. Enjoy it.

12/01/2013

Tracklist

  1. A Breeze Through the Burford Spur
  2. The Equestrian Vortex
  3. Beautiful Hair
  4. Malleus Maleficarum
  5. Mark of the Devil
  6. Confession Modulation
  7. Monica's Fall
  8. Teresa's Song (Sorrow)
  9. The North Downs Dimension
  10. Collatina is Coming 
  11. Such Tender Things
  12. Teresa, Lark of Ascension
  13. Monica's Burial (Under the Junipers)
  14. Found Scalded, Found Drowned 
  15. Monica (Her Parents Have Been Informed)
  16. The Fifth Claw
  17. Saducismus Triumphatus
  18. The Gallops
  19. They're Here, They're Under Us
  20. Collatina, Mark of Damnation 
  21. Treatise 
  22. A Goblin
  23. The Equestrian Library
  24. The Serpent's Semen
  25. Burnt at the Stake
  26. All Chiffchaffs
  27. The Curfew After the Massacre 
  28. Poultry In Mind
  29. The Sacred marriage
  30. Valeria's Burial (Under the Fort)
  31. Edda's Burial (Under the Clumps)
  32. The Game's Up 
  33. It Must've Been the Magpies
  34. The Dormitory Window 
  35. Anima di Cristo
  36. His World is My Shed
  37. Collatina's Folly
  38. Here Comes the Sabbath, There Goes the Cross 
  39. Our Darkest Sabbath

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