Federico Cimini

L'Importanza di Chiamarsi Michele

2013 (MK)
songwriter, alt-rock
6.5

Il cantautore Federico Cimini debutta, dopo un paio di Ep (“Non Trovo I Miei Calzini” e “Canzoni Clandestine”), con lo spassoso “L’Importanza di Chiamarsi Michele”. Ogni episodio dell’album esplora - con fare obliquo - un sottogenere a sé stante, ma è tenuto insieme da un globale imprinting caricaturale e da intermezzi in forma di collage.

Esempi imprendibili sono il rosario, marziale e solenne, alla Rino Gaetano di “Un Militare” che sfocia in effetti sonori di guerra, e i contagiosi ska-rock in rima di “Diversamente Scomodo”, “Questo E’ Il Mio Paese” (debordante nel boogie di “Svalutation” di Adriano Celentano e nel sing-along di "Io Vagabondo" dei Nomadi) e “La Rivoluzione in Pigiama” (quasi una filastrocca per bambini con temi “riottosi”) che si attaccano a un collage di notiziari. Ancora Celentano affiora nella ballata amara alla “Yuppi Du” di “Insieme a Te”, poi traslata verso una conversazione telefonica.

Ma in generale i numeri del disco sono esplosivi, tanto nell’epico monologo con accompagnamento da kolossal di “Epilogo” quanto nel folk-rock infettivo, con bandoneon e timpani, di “Lì Con Me”, tanto in “Tutto Bene”, una cantata a metà via tra l’isteria dei Pixies e gli accordi di “All Along the Watchtower” di Bob Dylan, quanto nel surf-billy demenziale di “Non Essere Nessuno”, quanto in “La Gente Che Conta”, un po’ arena-rock, un po’ shouter, ma anche cabaret, con finale svarione disco-dance.

Scritta, composta e arrangiata dal solo Cimini, calabrese da tempo trapiantato al nord, è un’operetta Roger Waters-iana, vedasi l’uso arguto di radioworks e campioni, ma più caotica, o una di quelle caustiche alla Frank Zappa, ma più distensiva. C’è più surrealtà che attualità in questo ciclo di canzoni che attinge voluttuosamente soprattutto al patchanka dei Mano Negra, in questo commentario sperimentale dal bambinesco gusto per le rime, intelligente nel non prendersi sul serio anche quando diventa deliberatamente sciocchino. Legge la crisi economica volgendo l’edonismo (titolo parafrasato dal notorio “Ernesto” della commedia di Oscar Wilde) a candido scazzo.

28/09/2013

Tracklist

  1. Promemoria
  2. Tutto Bene
  3. Questo E’ Il Mio Paese
  4. Un Militare
  5. Diversamente Scomodo
  6. La Rivoluzione in Pigiama
  7. Teresa
  8. Insieme a Te
  9. La Gente Che Conta
  10. Non Essere Nessuno
  11. Lì Con Me
  12. La Distinzione
  13. Epilogo
  14. Ti Amo T*****e

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