Riecco i tedeschi
Project Pitchfork, gruppo che negli ultimi anni ha sfornato dischi con una certa costanza: questo "Black" segue
"Quantum Mechanics" del 2011, a sua volta preceduto da
"Continuum Ride" e "Dream, Tiresias", pubblicati, a breve distanza l'uno dall'altro, rispettivamente nel 2010 e nel 2009.
Già da qualche tempo il progetto di Peter Spilles ha spostato le proprie coordinate dalla
electro-industrial degli esordi verso territori assimilabili all'
harsh-ebm, e questo nuovo lavoro non fa eccezione.
La differenza, rispetto a tante band dal suono bidimensionale, la fa il mestiere; in questo senso "Black" è senz'altro un disco realizzato con cura; alla luce del "nuovo corso" mi tocca però ripetere quanto detto nella recensione di "Quantum Mechanics": la loro musica è ormai totalmente orientata al dancefloor cyber-gotico, e i brani non serbano più alcuna novità al loro interno.
In sintesi si tratta di un lavoro consigliabile ai soli die-hard fan del gruppo: i Project Pitchfork restano infatti una solida certezza; si astenga invece chi, anche in ambito aggrotech, ricerca un minimo di originalità.
Nota: il disco è disponibile anche in versione doppio cd, contenente due bonus tracks e tre remix.
24/03/2013