In seguito alla morte di Damon Edge, nel 1995 Helios Creed si ritrovò unico superstite della leggendaria saga dei Chrome, formazione che alla fine degli anni Settanta diede corpo e anima a uno dei sound più terrificanti dell’epopea rock, grazie a un concentrato di garage, musica industriale, space-rock, psichedelia e avanguardia “scassata”, una roba che sull’epocale “Half Machine Lip Moves” raggiungeva picchi di creatività assolutamente debordanti.
Messo fuori, appena un anno fa, il materiale d’archivio di “Half Machine From The Sun, The Lost Chrome Tracks From 79-80”, il vecchio Creed ritorna oggi in pista con la gloriosa ragione sociale pubblicando queste sedici tracce nuove di zecca, le prime dopo ben dodici anni di stallo (gli ultimi dischi a nome Chrome risalgono, infatti, entrambi al 2002: “Angel Of The Clouds” e “Ghost Machine”). E la magia, in qualche modo, si rinnova, anche se ovviamente le vette di un tempo sono soltanto un ricordo.
Con un piede ben piantato nel passato e uno ben saldo nel presente, il chitarrista californiano, affiancato da ben sei nuovi compagni di viaggio, declina comunque oltre un’ora di marzialità deformi (“Lipstick”), fughe stoogesiane (“Nephilims (Help Me!)") rincorse interstellari in modalità hardelica (“Lady Feline”), nastri in reverse, voci che escono dalle fottute pareti e collagismi spastici (“Prophecy”, “Slave Planet Institution”), ipotesi di power-ballad androidi (“Something In The Cloud”), boogie spacconi (“Six”), visioni deformi che si nutrono di immaginari fantascientifici di quarta mano (“Captain Boson”, “Cyberchondria”), cyberpunk sudaticcio (“Big Brats”), sperimentazioni al ralenti (“The Mind”) e sbiadite cartoline da mondi lontanissimi (“Systems Within Systems”, “Nymph Droid”).
Le fondamenta di questo disco stanno tutte nei primi tre lavori pubblicati tra il 1976 e il 1979. Se ne ascoltano echi un po’ dappertutto in queste tracce che, per quanto siano state lavorate con certosina pazienza e con la giusta dose di entusiasmo, al massimo potrebbero invogliare i nuovi adepti a risalire il fiume fino alla sorgente prima di uno dei nomi più importanti dei sotterranei rock americani.
03/10/2014