Dopo il deludente “Green Naugahyde”, Les Claypool sprofonda ancor di più nell’amarcord raggiungendo nuovi punti bassi nella sua carriera. Dapprima con l’amico chitarrista Bryan Kehoe dei M.I.R.V. registra a nome Duo De Twang una raccolta delle loro canzoni hillbilly preferite (“Four Foot Shack”; ATO, 2014). Quindi riesuma ancora una volta la mitica sigla Primus per rifare la colonna sonora del primo musical del 1971 tratto da “Charlie And The Chocolate Factory”.
Solo una “Golden Thicket” lascia traspirare un debolissimo ricordo del sound che fu. Intro e chiusa richiamano un’atmosfera Floyd-iana, mentre le varie “Candy Man”, “Cheer Up Charlie”, “Pure Imagination”, “Oompa Violet”, con cliché assortiti (notevoli i sovratoni esotici), imbastiscono un vaudeville loffio che sfigurerebbe nei suoi progetti paralleli meno riusciti, come pure nella tarda carriera dei Residents. Nel gruppo si staglia comunque un valzer macabro svolto con navigata competenza, “I Want It Now”.
Primo album dei Primus col grande “Herb” Alexander dai tempi di “Tales From The Punchbowl” (1995). Un aggravante, perché non solo non ha nemmeno l'ombra della sua devastante genialità, ma proprio scompare come un qualsiasi turnista. Alla pochezza dell'operazione simpatia sopperiscono piuttosto il Fungi Ensemble specificato nel titolo, Mike Dillon alle percussioni e Sam Basso al cello, e un ben più colorito allestimento dal vivo già presentato nel 2013. Altra primizia: in “I Want It Now” al posto del leader canta il chitarrista storico LaLonde.
(06/12/2014)