La bolognese Avant! Records, in collaborazione con un pugno di
label europee, pubblica uno
split tra due progetti della scena (neo)folk più
underground, due realtà distanti geograficamente, ma affini nelle sonorità, quali Sangre De Muerdago e Novemthree.
Apre il disco il lato dedicato a Sangre De Muerdago, progetto di Pablo, musicista spagnolo dal
background punk/
do-it-yourself attivo da una ventina d'anni in svariate band
crust locali (Ekkaia, Cop on Fire, Leadershit e molte altre).
L'origine galiziana è un'influenza importante per la musica di Pablo: le radici celtiche dell'"estremo nord" iberico costituiscono infatti l'
humus da cui si sviluppa il folk malinconico del progetto, sia a livello sonoro che tematico. I passaggi strumentali sono predominanti, affidati alla sensibilità della chitarra acustica - protagonista indiscussa, assistita in questo "viaggio" dal flauto barocco e dagli archi, che contribuiscono a un'atmosfera sospesa tra
spleen bucolico e malinconia, a cui le suggestive
lyrics in galiziano donano ulteriore personalità. Quattro gemme neo-folk in grado di musicare la "voce" delle foreste che rivolgono lo sguardo verso l'Atlantico.
Attraversiamo tutto il continente americano per raggiungere i Novemthree, che invece si "affacciano" sul Pacifico (vengono da Tacoma, nello stato di Washington, non lontano da Seattle). Una "distanza", come si diceva in apertura, che viene meno a livello creativo, dato che ci troviamo di fronte a una formazione (un duo, formato dai misteriosi Pythagumus e Michael) la cui musica risuona davvero in sintonia con quella di SDM.
Rispetto ai "compagni di
split" balza all'orecchio il ruolo svolto dalle percussioni, a scandire il ritmo di brani ancora una volta sussurrati, indubbiamente toccanti. Folk "ambientale", in una maniera affine per certi aspetti ai norvegesi
Wardruna, anche se, in luogo del loro impeto, i Novemthree preferiscono ricreare un
mood sognante.
Il disco viene pubblicato in 500 copie con copertina rigida
gatefold e
artwork ad opera di
Bluttanzt; un bel vinile dedicato agli amanti del folk più delicato e suggestivo, in grado di rievocare il lirismo e l'epicità della natura incontaminata e le sensazioni che soltanto il contatto con essa può suscitare.