Anna Jarvinen

Buren

2015 (Diesel)
folk-pop, chamber-pop, dream-pop

Poche artiste quanto Anna Järvinen sono ingiustamente condannate al successo locale dall’”egemonia” anglofona: nell’era della globalizzazione e della dissoluzione progressiva delle barriere, in campo musicale la lingue continua a essere un problema, anche per lo svedese, non così distante, se non dall’inglese, almeno dall’islandese che ha avuto tanto fortuna negli ultimi decenni.
Eppure, a casa propria, Anna Järvinen ha uno status addirittura popolare (ha partecipato nel 2013 al “Festival di Sanremo” locale, il Melodifestival), nonostante l’ovvia originalità e lontananza della sua proposta da quello che ci si aspetta per una cantautrice “popolare”.

Certo, soprattutto in “Buren” si nota una normalizzazione in alcuni brani, una discesa sulla Terra dopo l’etereo ed emozionante “Anna Sjalv Tredje”, ad esempio nella ballata country “Kraften”, o nell’ammiccamento pop-wave “Affären”. La rete dei collaboratori (in primis il produttore Mattias Glava) hanno però sempre un tocco fantastico, in tutti i sensi, e così tutto si adatta alla voce di eterna bambina di Anna, dissolvendo tutto nel consueto, splendido sogno evocato dalla sua musica (“Var inte rädd”).

Purtroppo, pur nel fascino indelebile della musica della Järvinen, mancano i momenti vertiginosi e le irresistibili aperture melodiche del disco precedente. È la scrittura, insomma, a risultare vagamente indebolita, pur evocando un suadente lirismo infantile (“Till dig nu”) e nonostante la solita, grandissima raffinatezza (“Lägga pussel”).
Un’uscita minore, ma non per questo fuori posto nella fulgida carriera solista della Jarvinen.

25/06/2015

Tracklist

  1. Dünn wie Papier
  2. Explosioner
  3. Affären
  4. Skolgården
  5. Om ändå
  6. Lägga pussel 
  7. Var inte rädd
  8. Jag vill alltid vara 
  9. Till dig nu 
  10. Kraften

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