Luminance Ratio - Honey Ant Dreaming

2016 (Alt.Vinyl)
elettroacustica, post-rock

Terzo album per il progetto italiano dei Luminance Ratio - formato da Gianmaria Aprile (chitarre, effetti, vibrafono), Andrea Ics Ferraris (laptop, effetti, percussioni, voce), Luca Mauri (chitarre, effetti, percussioni) e Luca Sigurtà (synth, loop e chincaglierie elettroniche) - che nel nuovo "Honey Ant Dreaming" continua la strada di un post-rock elettroacustico di difficile etichettatura, capace di raggiungere vertici di alto livello.

"Honey Ant Dreaming", nei suoi sei brani, coglie aspetti e idee molto diverse tra loro, a volte persino opposte. Proprio la title track "Honey Ant Dreaming" rende evidente quanto mondi lontani possano ben coesitere; rimandi di psichedelia floydiana, musica etnica, cori e ritmi elettronici creano un paesaggio che appare post in tutto: post-rock, post-psych-rock, post-elettronico per sfociare in una sorta di world-music malinconica ma vitale. 

Momenti di potenza inusitata, quasi ai vertici del gigante dell'elettronica Rafael Anton Irisarri, vengono raggiunti nel successivo "I Am HE And She Is SHE But You Are The Only YOU", brano (come direbbe lo stesso Irisarri) maledettamente nostalgico ma allo stesso tempo capace di scuotere e intimorire chi ha davvero la forza di entrare in questo impenetrabile e monolitico muro elettronico; probabilmente il miglior brano dell'album. Ben differente "Splinters Of Rain", che inizia con sognanti suoni di vibrafono; stavolta però l'ingresso dell'elettronica sembra sottrarre qualcosa nel contesto del brano piuttosto che aggiungere.
Si torna a livelli elevatissimi con "Passage D'Enfer" che mette insieme in una miscela apparentemente inaudita percussioni, tappeti elettronici, industrial e fiati da musica primitiva; nei suoi tre minuti è capace di raggiungere violenze tribali degne delle percussioni di Stefan Joel Weisser (Z'EV) nella "Symphony n.2" di Glenn Branca; è un po' come se i Cromagnon suonassero musica industrial o come se i Popol Vuh di "In Den Garten Pharaos" incontrassero i Faust

"Great White's All Around" è un terrificante trip pischedelico elettronico andato a male della durata di ben nove minuti. Si chiude con "Blood Vessels", che passa da un iniziale flusso elettronico con musique concrete a un trionfo di percussioni dotato di un impeto liberatorio che affranca da ogni ansia e fobia vissuta nei momenti precedenti.

30/09/2016

Tracklist

  1. Honey Ant Dreaming
  2. I Am HE And She Is SHE But You Are The Only YOU
  3. Splinters Of Rain
  4. Passage D'Enfer
  5. Great White's All Around
  6. Blood Vessels


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