Dopo la breve parentesi per la newyorkese Dfa passata in sordina, il duo romano Nico Vascellari/Nicolò Fortuni ritorna alla corte di sua maestà Dominick Fernow. Ritorna perché il sodalizio tra Hospital e Ninos Du Brasil, nel 2013, ci consegnò un disco eccelso, "Novos Misteriòs", un successo di critica ma soprattutto di pubblico che fece drizzare le antenne a molte persone. L'originale miscuglio tra techno e ritmo carioca popular, nome proprio batucada, funziona benissimo in studio ma dal vivo acquisisce diversi livelli in più, tanto che i live del duo nostrano vengono posizionati sempre altissimi tra le performance di vari festival e concerti. Assistere a un'esibizione dei Ninos Du Brasil si pone tra l'esperienza mistica, un rito pagano e una festa carnevalesca (complice la costumistica ricercata, fatta di maschere voodoo e stelle filanti). Una ricetta all'insegna del ritmo al cubo, al cospetto della quale stare fermi è praticamente impossibile.
"Vida Eterna" raccoglie, fondamentalmente, lo scettro di "Novos Mistérios". Esso non si discosta particolarmente dalla produzione dell'esordio; c'è sempre questa estasi allucinata di percussioni, l'incedere inesorabile del 4/4, bassi lisergici e insondabili.
L'unica vera differenza tra le due produzioni è lo shift verso sonorità più industrial dai tratti decisamente più cupi e disorientanti; caratteristica, questa, che si fa sentire in brani come "O Som De Ossos" e "No Meio Da Note". "A Magia Do Rei II" è la sorella putativa della precedente "Essenghelo Tropical", vetta dello scorso disco: stesso abuso di tamburi e membrane varie, un vocal sinistro che riprende la litania di uno sciamano intento all'invocazione di una qualche sorta di spirito del fuoco.
Il disco procede sinuoso attraverso il dualismo tamburo/techno "Algo Ou Alguèm Entre As Arvores" e "O Vento Chiama Seu Nome", prima del gran finale, vero pezzo forte dell'opera, "Vagalumes Piralampos", con la collaborazione azzeccatissima di Arto Lindsay che eleva il disco a un passo dalla trascendenza: un cantato ipnotico da un eremo brasiliano e un drastico abbassamento dei Bpm rendono la suite un'esperienza spirituale che soddisfa anima e corpo.
A "Vida Eterna" farà seguito un tour in giro per il globo con parecchie date in Italia. Perderselo sarebbe un'eresia.
03/10/2017