Creta (Lamanna/ Pupillo/ Zanisi)

Creta

2018 (Karlrecords)
dark-ambient, sperimentale

Divenuto un approdo ideale anche per diversi progetti di provenienza italiana, la berlinese Karlrecords si è già fatta promotrice di precedenti formazioni il cui comun denominatore va individuato nel versatile bassista degli Zu, Massimo Pupillo, sempre più impegnato in sperimentazioni assai lontane dalla furia avant-jazz del trio romano – che con la virata ritualistica di “Jhator” aveva già dato un primo segnale in merito alla propria volontà di cambiamento.

Prima con Oren Ambarchi e Stefano Pilia (“Aithein”, 2016), poi con Alexandre Babel e Caspar Brötzmann (“Live At Candy Bomber Studios Vol.1”, 2017), per l’esordio a nome Creta il bassista torna al lavoro con due musicisti connazionali: Roberto Zanisi, polistrumentista senior, con un retroterra nel jazz e nell’ambito delle colonne sonore per il cinema indipendente; Luciano Lamanna, invece, manipolatore elettronico proveniente da varie esperienze d’area romana, tra cui Der Noir e il collettivo LSWHR, e recente collaboratore di Luca T. Mai, sassofonista degli Zu, per l’album “Divus” (Boring Machines, 2017).
Quello elaborato dal trio nel breve self-titled è un sound dapprima cinematico, uno scenario di frontiera memore dei road movie esistenziali di Wim Wenders, che al limitare del primo brano si fa minimale ed elementale per il resto della durata, andando pienamente incontro all’estetica dark dell’etichetta tedesca.

La chitarra di Zanisi disegna orizzonti da western revisionista, mentre l’impronta di Lamanna si riconosce nei battiti controllati e profondi, di ritorno anche nella conclusiva “Future Humans In Form Of Auroras”, un soundscape sempre più rarefatto e misterico; le corde di Zanisi, rimaste da ultimo in solitaria, giungono però a un finale tronco, lasciando solo immaginare cos’altro poteva esserci al di là di queste prime concrezioni sonore plasmate dal trio.
Più che un album compiuto, “Creta” suona come un sinistro preludio, una lenta sequenza introduttiva per qualcosa di più strutturato ed evocativo.

12/03/2018

Tracklist

  1. ... And Everything That Shines
  2. Babe In The Egg Of Blue
  3. Future Humans In Form Of Auroras

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