Al centro dell'attenzione, come al solito, ci sono riff di chitarra orecchiabili e melodie vocali radiofoniche. Tuttavia non sempre i riff incidono realmente, e in molte occasioni si limitano a semplici power-chord d'accompagnamento; spesso inoltre il gruppo tende a riciclare un po' sé stesso e si avverte la mancanza di una personalità che invece agli esordi era maggiormente presente. Il che ci stupisce, perché Engelin è sempre stato un chitarrista dal timbro personale. Anche gli assoli si rivelano alla fine banali, seppur molto melodici. In altri frangenti (come "As I Fall" o "The Condemned") le melodie diventano persino stucchevoli. La prova vocale di Mikael Sehlin, alla sua seconda pubblicazione con gli Engel, è accademicamente discreta, ben adattandosi come linee vocali alle sonorità del disco e soprattutto ai brani più melodici come la title track (una power ballad banalotta che gioca sui tenui giri di synth e i chitarroni nel ritornello) ma non raggiunge i picchi di espressività ed emozionalità che ci si aspetterebbe. L'elemento elettronico è purtroppo giusto spruzzato qua e là come riempitivo. Anonima la sezione ritmica.
Non mancano alcuni spunti godibili, e non sarebbe strano apprezzare almeno un paio di canzoni catchy, ma alla fine dell'ascolto permane una sensazione di incompiutezza nel disco, come se gli svedesi si fossero limitati a confezionare una serie di arrangiamenti melodici con qualche chitarra, ritornelli poco ispirati e nulla più.
Viene da fare un paragone con un gruppo affine, proveniente sempre da Gothenburg: il progetto Passenger, che ha dato alle stampe un solo disco nel 2003 e in cui era presente come chitarrista lo stesso Engelin. Più influenzati da nu-metal, heavy-rock e darkwave, i Passenger erano anche molto più personali (enorme la differenza stilistica nella chitarra di Engelin, che da arabeschi melodici è finito a riciclare riffing spento e ripetitivo) ed espressivi, soprattutto sul lato canoro, e rappresentano ancora oggi l'apice per quanto riguarda il settore del metal melodico svedese, a metà tra la sensibilità scandinava e le influenze statunitensi.
(28/05/2018)