Massimo Martellotta

Proseguono le preannunciate pubblicazioni del progetto in cinque volumi tematici, concretizzazione del centellinato esordio solista del chitarrista dei Calibro 35. Libero sfogo alla fantasia di Massimo Martellotta che, dopo essersi dedicato ai synth, al piano preparato e alle orchestrazioni sinfoniche, dedica il quarto capitolo della serie “One Man Sessions” alla chitarra. Il titolo “Underwater” non giunge a caso: ascoltando le otto tracce poste in sequenza, si ha spesso la sensazione di “tastare” quell’atmosfera sottomarina che il polistrumentista intende ricreare.

Se a tratti emerge la passione per le colonne sonore, in particolare per certe aperture space già recentemente sperimentate con i Calibro 35, questa volta il percorso solitario di Martellotta tende più a evocare una sensazione di immersione, come ben sottolineato da alcuni titoli (“Pressure Test”, la “Apnea” suddivisa in tre parti). Del resto è lo stesso musicista ad affermare “Ho sempre amato l’acqua e trovato una forte analogia tra il tuffarsi nell’ascolto della musica e l’immergersi nell’elemento acquatico”.

Imbracciando il proprio armamentario di chitarre, Martellotta dona libero sfogo allo strumento per il quale lo abbiamo conosciuto. Il materiale proposto è il frutto di una session notturna solitaria, stilisticamente al crocevia fra library music e sperimentazione d’autore, introducendo anche qualche pattern di batteria minimale.
Il prossimo e ultimo capitolo delle “One Man Sessions” sarà dedicato proprio a batteria e wurlitzer, per concludere, con un filino in più di groove, un progetto in costante equilibrio fra accademia e sperimentazione.

09/11/2018