Passato completamente in sordina e pubblicato in una data non proprio adatta ad attirare le attenzioni del pubblico (il 13 dicembre 2019), "Galapagos" è una colonna sonora per un documentario sull'arcipelago vulcanico dell'Oceano Pacifico, composta dall'eclettico ed eccentrico musicista Cosmo Sheldrake.
Con l'acclamato album "The Much Much How How And I", il musicista aveva già messo in evidenza una particolare attenzione al mondo animale e alla natura, inserendo il ronzio di una mosca, le fusa del gatto, il verso di uccelli e pipistrelli in un contesto simil-pop che fagocitava con ingegnose soluzioni creative musica d'avanguardia, il pop dei Beatles e la genialità di Moondog. Per raccontare le suggestioni naturali dell'isola di Galapagos, Cosmo Sheldrake inverte il rapporto, associando a pinguini, pellicani, pesci, granchi, fenicotteri e iguane una sinfonia chamber-pop raffinata e affascinante.
Sonorità cristalline d'arpa e strumenti a corda ("Islands", "Forests", "Pelicans"), bozzetti chamber folk ("Marine Iguanas", "Penguins"), cori polifonici ("Fish", "Blue-footed Booby"), il tono profondo dell'immancabile strumento a fiato sousaphone ("Giant Tortoise Eats", "Crabs"), vibrazioni rubate da un vecchio carillon ("Seals"), giocosi barocchismi già sperimentati nell'album pop ("Flamingos"), inaspettati esotismi ("Land Iguanas", "Sunset") e meste melodie dalla struttura più densa ("Mangroves", "Frigate Birds") si snodano con eleganza in soli venti minuti di delizie strumentali, che non soffrono il distacco dalle immagini a supporto.
"Galapagos" è stato purtroppo rilasciato solo in formato digitale, un ulteriore handicap per un disco di rara bellezza, una conferma del genio di Cosmo Sheldrake, e un piccolo anticipo di quel che il visionario musicista londinese potrà riservarci ancora in futuro.
24/04/2020