Datach'i

Bones

2019 (Timesig)
ambient, glitch, landscapes

Prima o poi viene il momento di inserire negli ascolti qualche disco di Joseph Fraioli, meglio noto come Datach’i: musicista di New York che ha disseminato in vent’anni di carriera tanti piccoli album cult che gli amanti dell’Idm, del glitch, del breakcore e della musica elettronica in generale conservano con religioso rispetto accanto ad album di Aphex Twin o Boards Of Canada. Per coloro che hanno apprezzato gli esordi di Datach'i, va subito sottolineata la natura meno sperimentale degli ultimi progetti, a cui è subentrata una raffinata e melodica elaborazione sonora gestita da un numero cospicuo di strumenti elettronici modulari.

“Bones” è stato scritto sull’onda emotiva del lutto che ha colpito l’autore. La morte del padre ha inciso profondamente sulla realizzazione del disco, al punto che Fraioli ha campionato i suoni della chitarra che il genitore aveva suonato mentre combatteva contro il cancro. L’ingente flusso emotivo è particolarmente percepibile proprio nelle tracce contaminate da riverberi elettro-acustici  (“Undimension”, “Arrivals”), anche se tutte le dodici composizioni sono avvolte in un manto caldo e avvolgente che dona profondità anche alle pagine più frementi, ampliandone le risonanze ambient-glitch (“Antumalal”), le ritmiche simil-dance (“Rockledge 3A”) e l’intensità descrittiva (“Wand”, “Saugerties Road”).

La maggior cura dei dettagli, le sonorità meno artificiose e un tono più ardimentoso e libero dai cliché fanno sì che “Bones” si elevi sulla produzione di Datach’i, ma anche su gran parte della moderna elettronica, grazie a un eclettismo sonoro poco appariscente ma funzionale a uno dei racconti musicali più coerenti del musicista americano.

27/11/2019

Tracklist

  1. Akemies
  2. Rhys
  3. Motion In The Living Room
  4. Rockledge 3A
  5. Saiph
  6. Antumalal
  7. Undimension
  8. Drone Maze
  9. Wand
  10. 4X1
  11. Saugerties Road
  12. Arrivals
  






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