Drake non è più solo un rapper, e nemmeno solo una popstar. Drake oggi è un brand, un’impresa che opera all’interno dell'industria musicale più in vista e ne muove le sorti con mano sicura. Va da sé, purtroppo, che la vertiginosa crescita in popolarità conosciuta dal rapper di Toronto al seguito dell’uscita di “
Hotline Bling” (parliamo di metà/fine 2015) sia andata di pari passo con una sempre minore cura creativa posta nella musica pubblicata. Dopo aver insegnato al mondo un nuovo modo, più empatico e melodioso, di intendere il rap, Aubrey Graham ha cominiciato ad assecondare i gusti del pubblico generalista, dapprima con
album lunghi e quindi con
altri lunghissimi, che, al netto di una manciata di buoni singoli, hanno lasciato ai posteri solo una sfilza di riempitivi e brani minori sull’onda dei trend del momento.
Giusto per essere chiari, il Drake di “
Take Care” non è tornato nel 2019, e probabilmente mai tornerà. Ma è proprio questa presa di coscienza che, paradossalmente, ci permette di apprezzare ancor di più ciò che lo scorso 2 agosto ci siamo ritrovati d’improvviso ad ascoltare. “Care Package” è una raccolta di diciassette brani che il canadese ha pubblicato online tra il 2010 e il 2016 e che mai avevano trovato posto all’interno dei suoi album. Niente inediti e nessuna novità per i fan; semplicemente una compilation per mettere in ordine una serie di canzoni,
freestyle e rarità che altrimenti sarebbero rimasti dispersi tra gli archivi dei più svariati blog musicali - tra cui proprio l’OVO Blog, curato in passato dallo stesso Drake.
Certo, “Care Package” è innanzitutto l’ennesima occasione per poter capitalizzare sfruttando gli ascolti in streaming, ma ha soprattutto il grande pregio di riaprire una finestra su quella che è stata una delle esperienze più entusiasmanti del rap recente. Se è vero che quel Drake non tornerà, quel Drake lo ritroviamo qui in pezzi come “Club Paradise”, “Trust Issues” e “Girls Love Beyoncé”, gioielli di rap introspettivo sullo sfondo di uno scenario notturno e metropolitano. In ogni canzone, Drizzy dimostra di muoversi con una naturalezza rara: in “I Get Lonely” lo ritroviamo con lo stesso flow morbido e oscillante dei dischi di inizio decennio, quindi lo seguiamo acquistare piano piano confidenza in “5 AM in Toronto” e “Days In The East” e infine esplodere di arroganza e carisma in “How Bout Now” e “My Side”, le due canzoni più recenti assieme a “4PM In Casablancas", presentata in esclusiva nel 2016 durante il suo OVO Radio Show su Apple Music.
“Care Package” offre uno sguardo alternativo sull’evoluzione del suo autore da enfant prodige a titano del rap, per mezzo di un racconto sviluppatosi parallelamente alla sua discografia ufficiale; un racconto di certo frammentario, ma ora più che mai prezioso e interessante da ripercorrere. In altre parole, un puro distillato del miglior Drake.
28/08/2019