Hiss Golden Messenger

Terms Of Surrender

2019 (Merge)
alt-country

Scarne o faraoniche, intime o esteriori, rudi o suadenti, pacate o appassionate, sofferte o rassicuranti, ermetiche o intelligibili, pure o contaminate, trascendenti o terrene, le canzoni di MC Taylor riescono a far convivere tonalità e stati emotivi in contrasto, senza che se ne percepisca la complessità, grazie a una delle sceneggiature alt-country più intelligenti dell'ultimo decennio.
Hiss Golden Messenger è ormai un marchio di fabbrica affidabile e confortevole, per chi ama la musica americana di questi ultimi anni: la formazione, nonostante la discontinuità degli elementi, è una macchina rodata, perfetta, grintosa ed energica, quanto basta per tenere alta l'attenzione già dalle prime avvisaglie ("I Need A Teacher"), mantenendo dritta la rotta alla maniera di un gruppo di marinai affiatati e pronti a tutto.

È anche vero che la premiata ditta di MC Taylor, da quando è approdata alla Merge, ha perso parte di quella magia che ha reso il nome Hiss Golden Messenger quasi un totem del moderno country-rock-blues, ma "Terms Of Surrender" ha più di un guizzo, forte anche dei testi più intensi e pungenti, che mettono a nudo i problemi di depressione che stavano trascinando l'autore verso oscuri abissi. Quegli abissi che sono disegnati con tinte rock-blues aspre quasi desertiche ("Whip") e persino con malsane e simulate jam-session dai confini tribali e psichedelici ("Old Enough To Wonder Why (East Side-West Side)").

Jenny Lewis (Rilo Kiley, Jenny & Johnny) e Aaron Dessner (National) sono le due guest star, a cui spetta il compito di riempire il vuoto lasciato dal fedele compagno d'avventure Scott Hirsch, la cui assenza rende più vulnerabile il suono d'insieme, ma nello stesso tempo lascia filtrare una spontaneità che sembrava ormai smarrita.
Non tutto è al posto giusto in "Terms Of Surrender", nonostante il delizioso tocco dell'organo: "Bright Direction (You're A Dark Star Now)" non spicca per originalità, mentre l'incedere sciolto di "Katy (You Don't Have To Be Good Yet)" rasenta la banalità.
In compenso, il pop radiofonico di "Happy Birthday, Baby" e la corroborante ballata elettroacustica à-la Petty/Dylan "My Wing" tengono fede alla risaputa padronanza dell'arte pop-rock di Mc Taylor.
Ma c'è un'inquietudine che altrove scompiglia le carte in gioco ("Down At The Uptown"), ed è particolarmente percepibile nei tempi lenti e solenni scanditi dal metronomo in "Cat's Eye Blue" o nella rassegnata dolcezza della title track, due canzoni caratterizzate dalle sapienti note del piano (Phil Cook e Aaron Dessner).

Facile sembrerebbe a questo punto poter racchiudere l'analisi di questo nuovo album di Hiss Golden Messenger nel dualismo retorico luci e ombre, ma questa sintesi è in verità insufficiente per descrivere il riuscito tentativo di Mc Taylor di strappare quel velo oscuro che, oltre a catturarne l'anima, aveva ridotto il progetto Hiss Golden Messenger a piacevole routine.
La strada della completa redenzione è ancora lunga, ma c'è energia e sincerità a sufficienza per apprezzare il nuovo album di una delle presenze più stimolanti della scena alt-country.

01/03/2020

Tracklist

  1. I Need A Teacher
  2. Bright Direction (You're A Dark Star Now)
  3. My Wing 
  4. Old Enough To Wonder Why (East Side—West Side) 
  5. Cat's Eye Blue
  6. Happy Birthday, Baby
  7. Down At The Uptown
  8. Katy (You Don't Have To Be Good Yet)
  9. Whip 
  10. Terms Of Surrender




Hiss Golden Messenger sul web