Dopo una gavetta decennale a capo dell’etichetta Boy Better Know e tre dischi che ne hanno fatto un punto di riferimento della scena grime, Joseph Junior Adenuga, aka Skepta, ha trovato finalmente nel 2016 il suo anno grazie a “Konnichiwa”. Secondo posto nella classifica di vendite inglese, non certo amichevole come quella americana verso l’hip-hop, un Mercury Prize addirittura e, non meno importante, l’apprezzamento oltreoceano arrivato da Kanye, Pharrel e Drake. Secondi comunque a P. Diddy, che qualche anno prima aveva chiesto al rapper di Tottenham un remix grime della sua “Hello Good Morning”.
Così, quando Skepta è entrato in studio per registrare “Ignorance Is Bliss” non aveva nulla da dimostrare. Il che, specie per un combattente nato come il produttore di origini nigeriane, tavolta è la sfida più grande.
La più rilevante ambizione del disco numero 5 di Skepta è la ferma volontà di quest'ultimo di abbandonare i vezzi politici, quasi da canzone di protesta, del rap odierno e riportare il genere tra le strade, nel ghetto. Un atto in sé più politico di qualsiasi sbandieramento di black pride. Specie in una Londra che sta vivendo, nelle sue zone meno abbienti, un'escalation di violenze e scontri tra gang della quale si parla davvero troppo poco.
La missione è stata affrontata con i soliti suoni, bassi da far tremare i polsi a propellere un'elettronica secca e ipnotica, e in compagnia di una brigata di rapper locali, non propriamente noti, come Nafe Smallz o Lancey Foux. Tutto il contrario, dunque, dello star system americano che aveva endorsato Skepta in “Konnichiwa” e in “Vicious”, Ep del 2017 in cui fece la sua comparsa addirittura Asap Rocky.
Le stoccate migliori sono quelle in solitaria: l'opener “Bullet From A Gun”, l'ossessiva “No Sleep” e “You Wish”. Mentre i brani meno sostenuti ammiccano un po' troppo a una trap ruffiana e untuosa; è il caso di “Greaze Mode” e “Glow In The Dark, perfetta nelle strofe, ma troppo citofonata nel ritornello trap. Sontuosa è invece “Love Me Not”, che sul finale si concede il lusso di affogare tra i suoi battiti un languido sample di “Murder On The Dance Floor” di Sophie Ellis Bextor.
Con “Konnichiwa” Skepta aveva contribuito alla definitiva affermazione, in termini di pubblico e di critica, del grime. “Ignorance Is Bliss” non bissa il predecessore in qualità, ma contiene canzoni sufficientemente esaltanti da mantenere alta l'attenzione sul genere e sul loro autore.
26/07/2019