Divide And Dissolve

Gas Lit

2021 (Invada)
drone-metal, sludge-metal

Divide And Dissolve: non solo un moniker, bensì una ragione sociale animata da un incontenibile spirito iconoclasta che infuria verso l’imperialismo e i suoi derivati e, ça va sans dire, il suprematismo bianco. Il duo drone metal tutto al femminile e di stanza in quel di Narrm (Melbourne, Australia) si compone di Takiaya Reed (americana di origini cherokee) a chitarra e sassofono e Sylvie Nehill (australiana mezza maori) alla batteria.
La musica e il nome delle due terribili australiane ronzano nelle orecchie degli irriducibili del drone metal già da tempo: questo “Gas Lit” è difatti il loro quarto Lp. Tutto quanto rilasciato finora, nel segno del credo DIY e rigorosamente autoprodotto, era però afflitto da un po’ di disorganizzazione di troppo – male frequente quando si tratta di questo tipo di uscite. C’è voluta Invada, casa di produzione con sede a Bristol e presieduta dall’illuminato Geoff Barrow (che ultimamente non sbaglia un colpo, leggi Billy Nomates), a mettere ordine e pecunia a disposizione del duo, affinché potesse realizzare un lavoro degno delle proprie, granitiche possibilità.

Donne, drone metal e Oceano Pacifico… con questi presupposti il primo nome a venire in mente non può che essere quello dei giapponesi Boris, con i quali certamente le Divide And Dissolve condividono la zampata sludge e le colate laviche di rumore, ma con differenze sostanziali.
Takiaya e Sylvie costruiscono infatti la tensione al centro della loro proposta grazie alla costante alternanza tra terremoti chitarristici e momenti estatici affidati a loop di stampo modern classical o jazz, estrapolati da linee di sassofono o dallo stridere scivoloso degli archi. È così che brani lunghi e complessi come “Oblique”, “Denial” e “We Are Really Worried About You” rendono davvero devastante l’ingresso dei loro stordenti riff sludge o droni metal.
Sono più brevi, dirette e perentorie “Prove It”, dominata dal minaccioso latrare della chitarra e da un drumming particolarmente free form, la più accelerata “Far From Ideal”, con la batteria letteralmente in guerra, e la mulinante “It’s Really Complicated”. Di contro, lo spoken word di “Did You Have Something To Do With It” e il frammento modern classical “Mental Gymnastic” offrono frugale ristoro dalla consueta tempesta di feedback e ritmi.

Difficile che le due simpatiche australiane riusciranno a smembrare, a dividere e dissolvere per l’appunto, il frutto di secoli di abusi verso minoranze come le loro e di politiche occidentaliste. Ma la loro musica nerboruta e sonicamente imponente rende bene l'idea del conflitto sempiterno che segna il nostro mondo intrinsecamente conflittuale. Già rinomate per i loro “bone crushing” dal vivo, grazie alla direzione di Invada, le D&D danno con “Gas Lit” concreta prova della magnitudo della loro musica anche in studio.

09/02/2021

Tracklist

  1. Oblique
  2. Prove It
  3. Did You Have Something To Do With It (feat. Minori Sanchiz-Fung)
  4. Denial
  5. Far From Ideal
  6. It's Really Complicated
  7. Mental Gymnastics
  8. We Are Really Worried About You

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