Elbow

Flying Dream 1

2021 (Polydor)
pop
6.5

"Little love notes": Guy Garvey definisce così le forme preliminari degli inediti diventati in seguito "Flying Dream 1", nuova uscita targata Elbow. Tracce composte nelle rispettive abitazioni, avvolti nell'isolamento dell'ultimo lockdown, e condivise con il resto della band a fine giornata. Una definizione in cui risuona il titolo di un capitolo recente della discografia degli inglesi, capace di riassumere il metodo alternativo utilizzato per chiedere agli altri membri "Come stai?" e dare il via alla composizione segnata dalla condivisione/creazione a distanza. Un'immobilità sfruttata anche nelle chiusure del 2020 per le "elbowrooms" pubblicate su YouTube.

"Flying Dream 1" è la sequenza più pacata, dolce e avvolgente mai prodotta dagli Elbow. Dieci brani molto coesi, in cui i quattro hanno incanalato gli ascolti delle produzioni più soft di Chet Baker, Kate Bush, Van Morrison, Talk Talk e Blue Nile. Nonostante sia pubblicato in un periodo ben più complesso, il lavoro è privo degli scorci plumbei sul mondo ("Dexter & Sinister", "Empires") e delle dolorose istantanee di morte ("The Delayed 3:15", "Weightless" e "White Noise White Heat") del precedente "Giants Of All Sizes". "Calm And Happy" è un passaggio alquanto esplicativo, capace di fotografare la situazione all'interno del gruppo di Manchester.
Appena è stato possibile, la formazione si è spostata al Theatre Royal di Brighton - location immortalata nei videoclip d'anteprima - per incidere e arricchire i brani appena nati, insieme ai musicisti aggiuntivi impiegati nei cori e nelle aperture orchestrali. Dominano il sollievo e il piacere di tornare a suonare insieme, vicini, componendo passaggi dalla ritmica morbida, dai suoni caldi su cui svetta un onnipresente pianoforte suonato da Craig Potter, ancora una volta nel ruolo di musicista/produttore.

Fin dall'iniziale title track, Garvey si palesa ispirato e coinvolgente come da copione, sia per il riconoscibile cantato sia per i testi, a questo giro più incisi. Non mancano le esplicite dichiarazioni d'amore a cui ci ha abituato da "Little Fictions" in poi ("Six Words", la conclusiva "What Am I Without You"), e tra un riferimento cosmico e l'altro ("After The Eclipse") si stagliano ricordi in chiaroscuro di un passato privato, quotidiano, come anticipato dalla foto in copertina.

Chi conosce gli Elbow avrà notato subito "The Seldom Seen Kid", canzone chiamata come il loro celebre album vincitore del Mercury Prize nel 2008. Aperta dai tocchi di batteria, la composizione vede ancora come attore principale Bryan Glancy, il musicista amico del gruppo deceduto nel 2006. La scena raccontata lo vede impegnato a ballare con la moglie di Garvey (Rachael Stirling), mentre i fiati impreziosiscono e innalzano la composizione.

Ascolto dopo ascolto (magari a fine giornata, come suggerito dai diretti interessati), cadrà l'apparente monotonia, rilasciando quei momenti musicali ("Come On, Blue" su tutti) fedeli alla classe e raffinatezza compositiva che ha sempre contraddistinto gli Elbow.

29/11/2021

Tracklist

  1. Flying Dream 1
  2. After the Eclipse
  3. Is It a Bird
  4. Six Words
  5. Calm and Happy
  6. Come On, Blue
  7. The Only Road
  8. Red Sky Radio (Baby Baby Baby)
  9. The Seldom Seen Kid
  10. What Am I Without You

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