Mariel Roberts

Armament

2021 (figureight)
free- improvisation, experimental, avantgarde

Un frangente emotivo fosco e inquieto sovrapposto a un momento storico pervaso da crescente ostilità, il tutto cristallizzato in uno sfogo sonoro frastagliato e tagliente. Si affida alla sua anima più libera e sperimentale, Mariel Roberts, virtuosa violoncellista newyorkese, per plasmare il suo terzo album solista, lavoro che vede esaltarne ancora una volta le doti di ricercatrice e interprete aumentata di uno strumento dalla voce straordinaria, sempre meno confinato nell’ambito classico.

Creato a partire da una serie di improvvisazioni, rifinite e registrate con il prezioso apporto dell’alchimista Patrick Higgins (Zs), “Armament” configura un immaginario vorticoso e accidentato, estratto dal violoncello attraverso un ampio ricorso a tecniche estese, specchio di una simbiosi profonda che consente alla musicista americana di rendere violentemente tangibile il proprio universo interiore.
Stridori, battiti e rintocchi, distillati in purezza o filtrati ricorrendo all’ausilio di effetti a pedale, si incontrano e scontrano generando micro-deflagrazioni da cui si sprigiona un’energia ruvida e penetrante. Attraverso il gesto, che agisce sulle corde secondo modalità mutevoli, in bilico tra tocco secco, essenziale e torrenziale irruenza, la Roberts scolpisce strutture (dis)armoniche profondamente dinamiche, altalenanti e a tratti eccessive, esatta risonanza di sentimenti impetuosi impossibili da contenere.

Disturbanti addensamenti di trame oblique e allucinate, combinate a modulazioni ipnoticamente circolari, disegnano orizzonti distopici in cui i suoni diventano prepotente arma con cui creare uno squarcio da cui far filtrare rinnovati sprazzi di luminosa quiete. È un lottare costante di frequenze algide e dissonanti, dispiegate in un ambiente denso e oscuro, incrocio stridente tra il rumorismo delle avanguardie novecentesche e le traiettorie atmosferiche dell’elettronica contemporanea di matrice ambient (tra le numerose collaborazioni ricordiamo quelle con Tim Hecker e Sam Pluta), da cui prende forma un itinerario sulfureo e asfissiante, che esige un’estrema attenzione verso ogni singolo dettaglio per poter essere apprezzato e goduto nella sua sfaccettata, alienante interezza.

18/02/2021

Tracklist

  1. Lock
  2. Hoard
  3. Interlude
  4. Arrow

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