Daniel Herskedal & Emilie Nicolas

Out Of The Fog

2022 (E2 Music)
chamber-jazz, art-pop

Se il silenzio fosse musica, quale suono avrebbe? Di risposte, nel tempo, ve ne sono state molte, da John Cage a Miles Davis, da Max Richter ai Talk Talk. Ogni tanto — va detto, piuttosto di rado — una nuova via si aggiunge all’inventario: quest’anno è quella di Daniel Herskedal ed Emilie Nicolas, una magia al confine fra jazz, folk e canzone d’autore.

 

“Out Of The Fog” è un album che nasce in Norvegia ma porta lontano. Il bassotuba di Daniel Herskedal è da tempo in cammino fra le terre del Levante e le valli della Lapponia; i paesaggi esplorati dalla voce di Emilie Nicolas, invece, hanno finora avuto più a che fare con mondi sintetici e orizzonti urban. L’incontro avrebbe potuto condurli ovunque, ma, complici i due compagni di viaggio, Evind Aarset e Helge Norbakken ha finito per portarli in una bolla fuori dal tempo e dallo spazio, una dimensione intima e totale in cui le loro abituali direzioni stilistiche si compenetrano fino a generare qualcosa di unico.
È un’alchimia atipica, quella dei quattro musicisti, con uno strumento spesso poco valorizzato - il bassotuba - che si alterna al flicorno senza alcuna ossessione protagonistica, e la chitarra a muoversi discretamente dietro le quinte, ritagliandosi quel ruolo da tessitrice di atmosfere che da molto rappresenta la cifra stilistica di Aarset. In primo piano restano dunque voce e batteria, ma anche in questo caso le parti sono anomale: quella di Nicolas è una presenza in punta di piedi, una voce esile che fa il paio con un magistrale controllo espressivo; i tappeti ritmici di Norbakken, invece, allargano il suono con una pluralità di percussioni, lasciando il tintinnio regolare dei piatti come una nostalgia in distanza.

Molte le suggestioni evocate dai dieci brani del disco, dagli echi trombettistici dei maestri del silenzio Fresu, Henriksen e Molvær (tutti peraltro autori di registrazioni con Aarset) ai richiami di altri luoghi e altre epoche, che si tratti di quarti mondi hasselliani o incursioni fra David Sylvian e new age confabulate qualche decennio fa in casa Materiali Sonori.
Se i distesi botta-e-risposta di “Out There” sono la porta di accesso più efficace per il mood dell’album, il 7/8 incalzante di “Free” è il momento di maggior immediatezza melodica, con le linee di basso di Herskedal a incunearsi sotto la voce di Nicolas, effettivamente più sciolta che mai nel ritornello.

 

Inutile azzardare un campionario degli episodi più riusciti: “Out Of The Fog” è uno di quei casi in cui ogni riascolto sembra portare a una diversa selezione di preferiti. Meglio forse evidenziare le peculiarità tecniche dei singoli brani, come il ricorso ai quarti di tono che colora le armonie di “Uneven Terrain” e ne fa la sezione più platealmente mediorientale. O le costruzioni poliritmiche di “Tundra”, che paiono proiettare in mezzo a una sequenza di Nik Bärtsch prima che le cattedrali elettroniche erette da Aarset facciano deviare il brano lungo tutta un’altra tangente.

 

Ennesima prova della vitalità del panorama jazzistico norvegese, questa collaborazione è tutt’altro che un lavoro per adepti. Il suo sound da fulminazione istantanea può essere anzi l’occasione per avvicinarsi alle variopinte produzioni degli artisti coinvolti. Eventi dal vivo nel nostro paese appaiono al momento implausibili, ma chi desiderasse apprezzare il progetto in veste live non può perdersi la videoregistrazione del concerto tenutosi in Norvegia lo scorso maggio al festival jazz di Stavanger: la qualità audio non è eccelsa, ma la sinergia del quartetto traspare con la massima intensità.

 

02/12/2022

Tracklist

  1. Out Here
  2. Lost
  3. Free
  4. Out Of The Blue
  5. Found
  6. Uneven Terrain
  7. I'll Sleep Later On
  8. While I Look For You
  9. Tundra
  10. Out From The Sea

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