Been living with HIV
Since seventeen
Am I hideous?
(da ”Hideous”)
Era palese, ascoltando i dischi degli XX, e ancor più assistendo ai loro concerti, che quei tre prima o poi si sarebbero cimentati in carriere soliste senza sfigurare. Cinque anni che non pubblicano nulla assieme, un periodo durante il quale hanno preferito sperimentare strade separate, ed ecco giungere il più volte annunciato primo lavoro in solitaria di Oliver Sim, voce maschile e bassista della formazione inglese. Accanto a lui, nelle vesti di produttore, l’amico Jamie XX, perfetto per cucirgli addosso le architetture sonore sulle quali adagiare le riconoscibili linee vocali di Oliver, oramai un trademark.
Manca soltanto Romy, che osserva a distanza con affetto, colei che negli XX conferisce un senso di piacevole discontinuità, vuoi per il cantato malinconicamente sensuale, vuoi per la chitarra in grado di “visualizzare” indimenticabili sunset dal sapore balearico. Ovvio come in più di qualche occasione “Hideous Bastard” non si discosti troppo dalle caratteristiche peculiari della band madre, come nel tratto minimalista manifestato in “Saccharine”, oppure nella sorprendente “Unreliable Narrator”, impostata su un mood che si approssima dalle parti del John Grant di “Pale Green Ghosts”, attestandosi su livelli d’eccellenza.
E allora perché l'esigenza di un disco solista? Perché per Oliver è giunto il momento di entrare in maniera decisa su questioni molto personali, raccontando di sé come mai aveva fatto prima. E lo fa senza indugiare, già sulla toccante prima traccia, “Hideous”, nella quale, dopo aver ricevuto la benedizione di Jimmy Somerville, afferma di aver contratto l’Hiv a 17 anni, elemento che si aggiunge al coming out sottolineato più volte. Argomenti che il musicista londinese non avrebbe potuto trattare in maniera tanto diretta all’interno di un progetto condiviso con altri: qui invece può permettersi di mostrare tutta la propria nuda vulnerabilità.
Ma “Hideous Bastard” non è un disco registrato sottovoce, tutt’altro. Nella sequenza “Romance With A Memory”-"Sensitive Child”-“Never Here” ci sono i beat a sostenere e dare slancio alla scrittura, svelando il lato musicalmente più spigliato di Oliver. Senza considerare i remix in circolazione: la versione iper-pompata da Midland di “Romance” o quella stilosissima realizzata da Jamie XX per “GMT”. Ora che anche Romy, dopo aver diffuso un paio di singoli, approderà senz’altro al primo album a suo nome (fra poche settimane si esibirà al Club 2 Club di Torino), gli XX saranno pronti a tornare, potendosi ripresentare al mondo come un vero e proprio supergruppo, formato da tre formidabili fuoriclasse.
16/09/2022