Daniele Silvestri - Disco X

2023 (Sony Music)
songwriter, pop

Una X messa lì un po' a caso su una cartella nella quale Daniele Silvestri ha per lungo tempo archiviato idee, pensieri, storie, senza una scadenza prefissata, senza una direzione autoimposta, con l’unica certezza che quelle rappresentassero le fondamenta per il suo nuovo album.
Siamo di fronte a uno degli esponenti più influenti della moderna scena autoriale italiana, un artista passato dalla voglia di gridare (cit.), a paladino di specifiche riflessioni culturali e politiche, con l’ambizione di diffondere il suo credo con invidiabile capacità di sintesi e di abilità nel manovrare la lingua italiana con estrema proprietà.
Quel ragazzo, da qualche tempo, è apparso sempre più voglioso di ritornare a raccontare storie più che meditare personali considerazioni, proprio come faceva da adolescente, quando erano le vicende ad accalappiare la sua frizzante mente, poi confluite nelle sue primordiali composizioni. E quindi la X non poteva che essere il perfetto identificativo per far riconoscere il nuovo progetto.

“Disco X”, X come il decimo disco, come lettera enigmatica, ma anche come un album qualunque, che non vuole necessariamente ottenere un traguardo. X come i dieci brani presenti nella tracklist, più un’introduzione emblematica, un luogo dove tutta la selva di ospiti intervenuti risponde ordinatamente all’appello del cantautore romano o cantastorie, come da qualche tempo gli piace autodefinirsi: Emanuela Fanelli, Frankie Hi-Nrg Mc, Fulminacci, Wrongonyou, Franco 126, Selton, Eva, Davide Shorty e Giorgia si avvicendano in un’ironica invettiva contro tutte quelle collaborazioni che nel mondo musicale sono aizzate solo per ottenere consensi spesso effimeri, senza badare alla reale adattabilità delle singole figure all’effettivo contesto.
La bottiglia buona del Silvestri d’annata è stappata con grande maestria in “Scrupoli”, momento dove ci si abbandona amabilmente a quella travolgente carrellata di frasi, che per metrica e acutezza scontano pochi imitatori, mediante le quali è illustrata la fine agrodolce di un amore, con tanto di tributo, in coda, al suo più grande maestro: Lucio Dalla.

Nella trascinante “Il talento dei gabbiani”, con il featuring dei Selton, Daniele pone il focus sul mondo dei talent show, spesso effimero, da lui squadrato da varie angolazioni, non solo quella dei protagonisti, ma anche di chi ne è direttamente connesso (familiari voraci, manager opportunisti).
Un fil rouge che accompagna l’intero percorso è l’imponente utilizzo dei fiati, sempre adorati dal cantautore e qui espressi in modo elegante, magnetico e consono a ogni circostanza. “Tutta”, ad esempio, ne è corroborata appieno; un brano significativo, scritto quasi interamente da Paolo Poni che a Forlì di mestiere fa il libraio. Un racconto d’amore steso con semplicità, raccogliendo una diretta volontà di Silvestri, che durante l’ultimo tour aveva richiesto espressamente ai propri fan di proporgli storie. Alcune di esse sono diventate istantaneamente canzoni durante quelle serate interattive: questa è la loro rappresentante.
La profonda romanità di Silvestri si palesa nei germogli reggae di “Bella come stai”, dove con Franco 126 (capitolino anch’egli) si percorre una Roma distopica e dissolvente, tra Tevere, Colosseo, Trevi e Pincio.

La passione per Dalla si manifesta nel modo più viscerale sia in “Colpa del fonico”, una vera e propria dichiarazione d’amore a distanza, laconica, ma decisamente evocativa, sia in “Mar ciai”, con il featuring di Eva, una canzone, quest’ultima, un po' X, nata quasi per caso strimpellando in studio una storia di una zingara conclusasi in modo drammatico e inconcepibile.
È un Silvestri autobiografico, quello di “L’uomo nello specchio”, pieno di dubbi, che insegue dentro se stesso qualcosa che probabilmente non c’è più. Il pezzo annota il featuring di un Fulminacci particolarmente a proprio agio all’interno di queste dinamiche melodiche.
Uno dei tanti picchi distribuiti lungo l’itinerario è certamente da attribuire a “Cinema d’essai”, un brano soul, dai tratti jazz, habitat nel quale la figura di Giorgia non fa alcuna fatica a inserirsi, con la sua vocalità che colora una malinconia di fondo: "Anche se i luoghi erano squallidi/ Le chiesi di fermarsi/ E con dei modi forse ruvidi/ Le dissi di fidarsi di me/ Che vivo in un cinema/ Bello, ma un cinema d'essai/ E quindi anche un cinema deserto/ Perfetto per me".
Frankie Hi-Nrg e Wrongonyou sono il team che completa "While The Children Play", un estratto nato dopo l’esperienza vissuta da Daniele con la onlus Every Child Is My Child, che qualche anno fa chiamò a raccolta molti artisti per occuparsi dei problemi patiti dai minori in Siria, mentre è Davide Shorty il compagno di viaggio per la conclusiva “Up In The Sky”, cantata quasi completamente in inglese, tra fumi di psichedelia e reggae.

Il prossimo anno Daniele Silvestri festeggerà trent’anni di carriera, un lasso di tempo nel quale il cantautore romano ha avuto l’abilità di fare ingresso in modo sempre più imponente all’interno del panorama musicale italiano, tanto da diventare un riferimento assoluto per molti suoi colleghi più giovani. La sua capacità di essere moderno senza abbandonare il passato è una delle sue tante vittorie e anche uno dei suoi capisaldi: le innumerevoli collaborazioni, che lo hanno sempre invitato a sperimentare, sono diventate il collante di un artista che non ha alcun timore nel cambiare registro e mettersi in gioco in ogni modo, praticamente sempre con risultati di livello ragguardevole.

21/09/2023

Tracklist

  1. Intro X (Featuring Davide Shorty, Emanuela Fanelli, Eva Pevarello, Franco 126, Frankie Hi-NRG MC, Fulminacci, Giorgia, Selton, Wrongonyou)
  2. Scrupoli
  3. Il Talento Dei Gabbiani (Featuring Selton)
  4. Tutta (Featuring Emanuela Fanelli)
  5. Bella Come Stai (Featuring Franco 126)
  6. Colpa Del Fonico
  7. L'Uomo Nello Specchio  (Featuring Fulminacci)
  8. Cinema D'Essai (Featuring Giorgia)
  9. While The Children Play (Featuring Frankie Hi-NRG MC, Wrongonyou
  10. Mar Ciai (Featuring Eva Pevarello)
  11. Up In The Sky (Featuring Davide Shorty)
  12. Ghost Track


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