La discografia degli ultimi anni di Federico De Caroli e del suo progetto Deca si divide sostanzialmente in due grandi capitoli. Dalle partiture di piano, che De Caroli suona divinamente, alle composizioni elettriche maneggiate sin dal esordi, dall'elettronica darkeggiante di “Claustrophobia” per poi evolvere verso lavori più sperimentali come “Phantom” sino alla perla della musica elettronica italiana "Simbionte".
Negli anni recenti lavori come “Isole invisibili” e “Dreamtown Piano” lo hanno mostrato come compositore coraggioso di partiture classiche, non stucchevolmente alla ricerca di facili melodie da salotto. Tra i due album, però, De Caroli non abbandona la sua passione verso la musica elettronica con “Lucifero alchemico”, con quattro composizioni di undici minuti ciascuna che rappresentano un discesa in un infernale magma elettronico.
"Antimateria psichica", ventesimo album in studio del compositore savonese, riprende in pieno un percorso di musica elettronica ormai quarantennale e lo fa con un lavoro di studio maniacale dei timbri delle frequenze sonore, con un'assoluta attenzione al dettaglio della materia sonora. E’ in parte un ritorno alle origini, ma è certamente un ritorno di un musicista più maturo e consapevole, capace di scegliere accuratamente ogni singolo pattern sonoro.
Industrial e dark ambient senz’altro, ma in generale "Antimateria psichica" è un lavoro di appassionata ricerca sonora in cui De Caroli chiede all'ascoltatore uno sforzo supplementare per entrare faticosamente in questa trance acustica lungo i meandri della mente e del subconscio, utilizzando in parte gli strumenti e le idee dei corrieri cosmici tedeschi, nel tentativo di mettere su cd un viaggio nella mente, immensa e complessa come un intero universo. Composizioni come “Proxima Neuralis”, “Plasma Hydra” o la title track ci portano proprio dentro questa mente/universo.
25/07/2023