Il moniker di Tony Dekker, trasformato nel tempo in ensemble, ovunque si trovi, ricerca quel lampo di speranza che trattiene fin dal nome, portando nel cuore le atmosfere di Wainfleet, quieta cittadina che giace lungo le rive del Lago Erie a un passo dal frastuono delle Cascate del Niagara, per aggiungere altre parole, rinnovate attraverso un'esperienza di vita, a un lessico musicale ma anche antropologico e culturale.
"Uncertain Country", ottavo disco in oltre venti anni di carriera, è il frutto di un lungo processo di lavorazione e approdo di un percorso iniziato nel 2020 a nord del Lago Superiore, dove il leader e cantautore della band ha documentato la vita delle comunità locali insieme al filmmaker Adam CK Vollick. "Doubt, followed by discovery. Demos that ended up as finished tracks. New beginnings, rear-view reflections, and ruminations on the fluidity of time: 'Uncertain Country' captures these feelings and so much more", spiega Dekker. A completare la troupe c'è Joe Lapinski, artista interdisciplinare che ha co-prodotto l'album, già membro di The Woodshed Orchestra, Palooka e Bronx Cheerleader, produttore al WOW! Recording Studio & Creative Music Space, e co-fondatore di SOUND SOUND Improvised Music Series e In the Soil Arts Festival. Letteratura e arti visive hanno infatti sempre fatto parte dei molteplici progetti a firma Great Lake Swimmers, una musica che nasce come modalità di scrittura per Dekker, aspirante scrittore e songwriter ri-trovato, che ha portato anche alla composizione di un considerevole numero di colonne sonore.
La traccia di questo viaggio è lasciata fin dal proemio dell'album proprio in "Uncertain Country" e "When The Storm Has Passed", sussurrati ed epici quadri di folk-rock in stile Americana immortalati sul bordo dell'altro lago e arricchiti dall'orchestrazione degli archi, della pedal steel guitar e del coro.
Si alternano poi delicate ballate relazionali ("I Tried To Reach You", "Quiet Before The Storm") e gospel romantici ("Moonlight, Stay Above") a momenti più vitali ("Swimming Like Flying", "Riverine", "Promise Of Spring", "Respect For All Living Things"), che si tingono di rock e pop guardando ai Rem "da camera" e agli American Music Club di Mark Eitzel. Il percorso è arricchito da alcune parentesi tra le registrazioni, sempre in studio, dove compaiono stralci di dialoghi ("On A Ship", "Into It") e intonazioni collettive ("Think, Think").
Chiudono l'album la ballad più singolare, "Flight Paths" con le sue tinte jazz, e quella più caratteristica del songwritingdi Dekker, "Am I Floating In The Air", in cui le parole e la voce si collocano al centro del brano accarezzate dalla chitarra e dagli archi:
Guess it doesn't matter to have a fit and startUn'altra tappa di questa vita, senza aspirare all'Olimpo ma semplicemente trovando un equilibrio tra scrittura e sopravvivenza, sospensione della vita attraverso la performance e quotidianità del processo artistico. Un racconto ad alta voce che è piacevole ascoltare ancora una volta.
The more you movе ahead, the more you fall apart
Falling into linе, a worn and weary stare
Am I still alive, am I floating in the air
(24/05/2023)