Iluiteq

Iniziata nel 2019, la collaborazione tra Sergio Calzoni (Colloquio, Orghanon) e Andrea Bellucci (Red Sector A, Nerva, Subterranean Source) sotto la sigla Iluiteq si è rapidamente consolidata producendo quattro album in altrettanti anni all’insegna di una ambient music sempre più ibrida e dai confini smarginati. In particolar modo, l’ultimo “Reflections From The Road” – pubblicato a inizio 2023 – ha segnato un interessante sviluppo verso architetture sonore più dinamiche, scandite da pattern ritmici incisivi e meno inclini a perseguire un soundscape rarefatto dai chiari influssi nordici.

Proseguendo lungo questa traiettoria evolutiva il duo propone a pochi mesi di distanza un lavoro che prova ad ampliare ulteriormente il discorso, affidando le tracce del disco ispirato all’opera del compianto McCarthy a una serie di autori pronti a manipolarne la materia alla ricerca di una nuova essenza. Al netto della qualità dei risultati ottenuti, è da rilevare che l’obiettivo viene conseguito solo a tratti, presentando in molti casi delle rielaborazioni che stravolgono solo parzialmente logiche e atmosfere, rimanendo fin troppo fedeli agli originali. A distinguersi sono la trasfigurazione Idm di “Things Are Not What They Seem” operata da Eraldo Bernocchi, la ricchezza cromatica espressa dalla versione cinematica di “It Happened In July” proposta da Martina Bertoni e soprattutto la decostruzione ipnotica di matrice basinskiana di “Runaway” modellata da Giulio Aldinucci.

Altrettanto interessanti sono i due rifacimenti (“Before And After”, “New Reality”) firmati dallo stesso Bellucci come Ithaki, entrambi ampiamente rivoluzionati, a dimostrazione di quanto le strutture iniziali siano suscettibili di assumere forme cangianti. A completare il quadro troviamo due inediti prodotti appositamente per il progetto che re-introducono in maniera immersiva il suono distintivo approntato dal duo. Un disco certamente interlocutorio, ma capace di regalare alcuni spunti meritevoli di ulteriori approfondimenti.

06/09/2023