A meno di un anno da “The Light Inside, The Dark Outside” arriva la quarta prova per il progetto Iluiteq, album che vede il duo formato da Sergio Calzoni (Colloquio, Orghanon) e Andrea Bellucci (Red Sector A, Nerva, Subterranean Source) avanzare nel costante processo di ridefinizione e ampliamento di un lessico ambient ibrido. Se il lavoro precedente si segnalava soprattutto per la sua apertura a un soundscape più luminoso e poco incline a indulgere in algide derive drone, questo nuovo itinerario vira verso strutture più dinamiche, frutto di una costante stratificazione di modulazioni sintetiche e pattern ritmici.
Punto di partenza di “Reflections From The Road” è lo scenario distopico descritto nel romanzo “La strada” da Cormac McCarthy, in particolare le sensazioni connesse a una non-vita dettata da un cambiamento feroce quanto irreversibile. Nel suo riversarsi in suono, la suggestione letteraria si traduce in itinerari elettronici che riducono al minimo le partiture acustiche e i diluiti field recordings presenti nelle prime uscite. Nuclei melodici e correnti vaporose si intrecciano in un insieme greve, ma mai totalmente oscuro, determinando il succedersi di progressioni cinematiche scandite da linee pulsanti profonde (“In Danger”, “Runaway”) e distese atmosferiche il cui denso portato emozionale rimanda a certe atmosfere care a bvdub (“Fate Unveiled”). Seguendo l’evoluzione della trama, le tracce ne ripropongono la graduale riconquista di un barlume di speranza, percepibile nella morbida sinuosità di “New Reality” e “Long Way, New Home”.
Quando i battiti rallentano fino a tramutarsi in un singolo movimento cardiaco soffocato da una spessa coltre di frequenze calde (“It Happened in July”), a riemergere prepotente è l’intimismo su cui il suono Iluiteq si è fin qui distinto, determinando una linea di continuità che esalta maggiormente l’interessante sviluppo che questo nuovo viaggio in musica propone.
08/03/2023